Crisi dell'auto: Valeo chiuderà due impianti e taglierà oltre mille posti di lavoro
Per quanto riguarda i licenziamenti , 900 esuberi interesseranno i lavoratori francesi, mentre circa 200 saranno individuati presso le divisioni di Repubblica Ceca, Germania e Polonia. La maggioranza dei dipendenti licenziati farebbe parte del personale di amministrativo e di supporto, ma nel mirino di Valeo ci sono anche circa 200 addetti alla produzione ai quali verrà proposta un'uscita volontaria con liquidazione. (HDmotori)
Ne parlano anche altre testate
L’ultimo annuncio risale a mercoledì, quando Stellantis ha fatto sapere che chiuderà il sito produttivo di Luton, in Inghilterra. I posti a rischio sono 1.100. (Liberoquotidiano.it)
Processo nel quale devono contrapporsi all'avanzata della Cina, dove nel frattempo i colossi del settore spremono sempre di più i propri fornitori per abbassare i prezzi. Le aziende di componenti per l'industria automobilistica si stanno muovendo nel Vecchio continente con interventi drastici sul fronte del ridimensionamento della forza lavoro e interventi di riorganizzazione delle attività, imposti dalla transizione del mercato verso l'elettrico. (QuiFinanza)
In particolare, la situazione risulta critica in Paesi come la Germania, che storicamente hanno rappresentato i pilastri della produzione automobilistica. A sollevare la questione in modo diretto è Valerie Debord, vicepresidente della regione francese del Grand Est, che ha recentemente dichiarato che il settore automobilistico europeo è in un grave ritardo tecnologico di almeno dieci anni rispetto ai concorrenti asiatici, in particolare la Cina. (Ultima Voce)
La risorsa selezionata sarà inserita all’interno del reparto produttivo e si occuperà della programmazione e conduzione di torni e frese a controllo numerico per la lavorazione di materiali metallici. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
La divisione sociale del lavoro nell’industria automobilistica, a livello internazionale, è in subbuglio, non solo per la questione della transizione dal motore endotermico a quello elettrico, ma è costellata dallo spettro della sovracapacità produttiva. (Contropiano)
Tra costi straordinari di ristrutturazione per 2,5 miliardi di euro e tagli dei costi programmati per i prossimi anni stimati in 1,8 miliardi, il comparto si sta riorganizzando per fronteggiare le difficoltà crescenti del mercato. (Il Sole 24 ORE)