Sorpresa: l’abolizione dell’abuso d’ufficio ora salva i magistrati
Sicuramente sarà stata una coincidenza. Può succedere. In caso contrario, quanto accaduto al Consiglio superiore della magistratura ha tutti i contorni di una vera beffa. Con il voto all’unanimità del plenum, il Csm ha infatti provveduto ad una maxi archiviazione per una ventina di toghe che erano incappate, loro malgrado, in un procedimento penale per abuso d’ufficio. A far iscrivere giudici e pm nel registro degli indagati erano stati alcuni cittadini i quali avevano ritenuto che il comportamento tenuto da costoro, con cui verosimilmente erano entrati in contatto per ragioni giurisdizionali, configurasse gli estremi dell’allora reato di abuso d’ufficio. (Il Dubbio)
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Eppure l'Anm non si è lamentata, né le correnti della magistratura hanno fatto una piega, né qualche magistrato ha osato sollevare obiezioni. Come ricorda il Dubbio in edicola ieri, il problema è che la ventina di indagati per abuso d'ufficio sono tutti magistrati - da Luigi Patronaggio, già procuratore ad Agrigento oggi Pg a Cagliari e quello dell'ex capo del Dap Sebastiano Ardita (nella foto), aggiunto a Catania - e che il colpo di spugna l'ha dato il Consiglio superiore della magistratura. (il Giornale)