Giorgio Montanini racconta: "Il coma è stata una fortuna, mi ha salvato dalla cocaina"

Come riportato anche da Il Messaggero, Giorgio Montanini si è avvcinato al mondo delle droghe per cercare di colmare il dolore per la morte dei genitori, del fratello e del miglior amico". L’attore e comico: “A un certo punto sono collassato e questo mi ha permesso di disintossicarmi, purificarmi, rinascere e tornare a vivere come prima” Giorgio Montanini è stato ospite del podcast Tintoria condotto da Daniele Tinti e Stefano Rapone (Sky Tg24 )

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Gli inizi nel cabaret, le difficoltà incontrate nei progetti tv, gli attriti con diversi colleghi, ma soprattutto la dipendenza dalle droghe pesanti e il coma che gli ha cambiato la vita: Giorgio Montanini si è raccontato senza filtri nel podcast Tintoria condotto da Daniele Tinti e Stefano Rapone, anche loro nella cerchia di quelli con cui in passato ha avuto delle mancanze e a cui ha chiesto scusa nel corso della puntata. (Today.it)

Giorgio Montanini: «Il coma è stata la mia salvezza» Giorgio Montanini ha raccontato la sua storia e il suo rapporto con gli stupefacenti durante il podcast Tintoria di due giorni fa. (Io Donna)

«La droga è subdola e potente e la cosa peggiore è la presunzione. Non esiste la possibilità di gestire quella roba». Il dolore per la perdita dei genitori, la droga e poi il coma e la rinascita. (Corriere della Sera)

«Spendevo 400 euro al giorno, ho buttato via circa mezzo milione di euro». Giorgio Montanini, noto stand-up comedian, ha rivelato un capitolo delicato della sua vita in un’intervista al podcast Tintoria, raccontando la lotta contro la tossicodipendenza che lo ha quasi portato alla morte. (Open)

Il buio della droga, il coma e la morte sfiorata e poi la rinascita. Il comico Giorgio Montanini, attore di cinema, teatro e tv (I predatori, Enea, Nemo, Le Iene) ha raccontato la sua drammatica vicenda di vita nel podcast Tintoria di Stefano Rapone e Daniele Tinti. (la Repubblica)

Tra censura, politicamente corretto e vita privata, Giorgio Montanini un fiume in piena a “Tintoria”, il podcast di Daniele Tinti e Stefano Rapone. Lui, scorrettissimo, ha tenuto a precisare che non è vera la favoletta che tutti possono parlare di quello che vogliono e lui lo ha vissuto sulla sua pelle quando la Rai non gli permise di parlare di Roberto Benigni. (il Giornale)