STUDI CONFARTIGIANATO – Mix velenoso per 86 mila imprese artigiane della meccanica

In Italia 86 mila imprese artigiane della meccanica, che rappresentano il 51,6% delle 167 mila imprese del comparto, stanno subendo gli effetti di un mix velenoso per il settore i cui ingredienti sono la mancata ripresa del commercio internazionale, una stretta monetaria che riduce gli investimenti, la recessione della Germania, primo mercato delle esportazioni italiane e la caduta libera della produzione automobilistica, su cui pesano le incertezze della transizione verso la mobilità elettrica richiesta del Green deal europeo, e che colpisce un ampio indotto presidiato da imprese della meccanica. (Il Giornale delle PMI)

Ne parlano anche altri media

Ci sono tre tipi di crisi economiche: la prima risponde a uno stimolo; la seconda alle riforme; e poi c’è la terza, quella che la Germania sta attraversando in questo momento. È una crisi, quest’ultima, che solleva interrogativi molto precisi per i tedeschi: chi sono, con chi stanno, che cosa sanno fare, e che ruolo rivestono nel mondo. (Corriere della Sera)

Wolfgang Münchau, per anni editorialista principe del Financial Times, ha pubblicato la settimana scorsa il suo ultimo libro sulla Germania. Nulla di drammatico, in fin dei conti anche il Giappone sta senza troppi traumi vivendo la sua terza età industriale, ma ci sono tutte le ragioni per pensare alla fine di un modello economico che aveva le sue radici nel Wirtschaftswunder, il miracolo economico di 70 anni fa. (il Giornale)

Piccole e grandi imprese sono tutte dello stesso avviso. Se infatti, secondo l’ultima analisi di Confindustria Brescia realizzata in collaborazione con l’Osservatorio per il territorio della Cattolica nel 2024 il 79% delle imprese bresciane che esportano in Germania prevede di ridurre le vendite nel Paese tedesco, anche per Confartigianato le ricadute della crisi tedesca sul manifatturiero locale sono ormai evidenti dato che, come scrive l’Osservatoria dell’associazione, nei primi sei mesi dell’anno le esportazioni di macchinari bresciani verso il mercato tedesco sono crollate del 12,4%. (Corriere della Sera)

Crisi tedesca e spese militari: a rischio gli equilibri europei

È quanto sostiene l’ultima research di Scope Ratings, l’agenzia di rating europea, che ritiene "probabile" che alcune delle implicazioni sfavorevoli di una seconda presidenza Trump si manifesteranno all'inizio del suo mandato, a gennaio 2025. (QuiFinanza)

La Germania trascina al ribasso l’intera area dell’euro, Italia in primis. Questo scenario penalizza l’intera Eurozona, considerando che la Germania rappresenta il 28% del Pil dell’area. (il Giornale)

Sono le prime conseguenze politiche globali della vittoria di Trump, che ridefinisce i rapporti tra Paesi ma anche quelli tra forze politiche interne a ciascun Paese. Perché avere un presidente degli Stati Uniti con obiettivi, ambizioni e valori opposti a quelli di Joe Biden fa la differenza. (Vanity Fair Italia)