Alex Marangon picchiato a morte e fatto scomparire nel Piave: è omicidio

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Morti sul lavoro

Nella giornata di oggi c'è stata un'accelerazione alle indagini: diversi partecipanti alla cerimonia privata (una ventina di persone selezionate tramite Telegram) sono stati risentiti, oltre agli organizzatori dell'incontro, Andrea Zuin e la compagna Tatiana Marchetto. Lo stesso Zuin ieri ha diramato una nota informativa. «Siamo tutti profondamente sconvolti e addolorati per la scomparsa di Alex e per quello che sta succedendo. (Vanity Fair Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Risentiti oggi 5 partecipanti all’evento. (Fanpage.it)

A parlare è un amico di Marangon. «Aveva già partecipato a quei riti, ma stavolta Alex era preoccupato». (leggo.it)

(Adnkronos) – Alex marangon è stato ucciso prima di finire o di essere gettato nel Piave. (TuttOggi)

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Quattro giorni dopo il ritrovamento del corpo del 25enne di Marcon sul greto del Piave, a quattro chilometri dal punto dove era stato visto vivo l'ultima volta, le parole del procuratore di Treviso spazzano tutte le ipotesi che si sono susseguite in questi giorni: dal decesso dovuto all'assunzione di un decotto di ayahuasca che ne avrebbe alterato i sensi, alla morte provocata da animali selvatici dopo aver vagato per la foresta, dalla caduta accidentale nel fiume fino ad una presunta volontà di farla finita per sempre. (leggo.it)

Colpito alla testa con un oggetto contundente, con un occhio tumefatto, lividi al torace e una grave emorragia interna, secondo le ultimissime ricostruzioni, il 25enne barman di Marcon (Venezia) trovato morto lunedì primo luglio sul greto del fiume Piave dopo l’allontanamento volontario nel corso di un rituale amazzonico nei pressi dell’abbazia di Vidor, in provincia di Treviso, è stato picchiato a sangue tra le 2 e le 6 del mattino di domenica 30 giugno. (Il Fatto Quotidiano)

«Per me l’ayahuasca è una pianta maestra che ci dà l’opportunità di entrare in un campo informazionale per la nostra crescita personale. Nella mia forma di sentire questa medicina ha la capacità di unire tutte le arti della vita e ci insegna l’arte del buon vivere». (Corriere della Sera)