La cannabis aumenta il rischio di malattie coronariche- Corriere.it

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Corriere della Sera ESTERI

Chi consuma marijuana quotidianamente aumenta del 34% il rischio di coronaropatie negli anni successivi. La correlazione tra l’assunzione giornaliera di cannabis e l’aumento significativo di problemi cardiovascolari, provata con un ampio studio americano su 175.000 persone, ha mostrato che le droghe “leggere” sono in realtà “pesanti” per il cuore . «I risultati dell’indagine indicano che chi utilizza quotidianamente marijuana ha un incremento del 34% del rischio di coronaropatie rispetto a chi non fa uso di cannabis, mentre il consumo sporadico mensile non è associato a un incremento significativo. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

L'impiego più sporadico, mensile o settimanale, lo accresce in maniera non significativa ma l'indagine, appena presentata al convegno annuale dell'American College of Cardiology a New Orleans, torna a mettere in guardia dai pericoli cardiovascolari delle sostanze d'abuso perché - come sottolineano i cardiologi della Società italiana di cardiologia (Sic) - "le droghe, di qualsiasi natura, sono state più volte associate a conseguenze cardiovascolari serie: questi dati mostrano che anche una sostanza ritenuta a torto 'leggera' può comportare un maggior rischio di coronaropatie e, nel tempo, contribuire alla comparsa di eventi come infarto o ictus". (Adnkronos)

Le droghe 'leggere' ci vanno pesanti con il cuore: uno dei più ampi studi mai condotti per verificare la correlazione fra l'utilizzo di marijuana e le conseguenze cardiovascolari dimostra che consumarla ogni giorno aumenta del 34% la probabilità di coronaropatie negli anni successivi. (Adnkronos)

Un'indagine evidenzia i danni provocati dal consumo di cannabis, smentendo le teorie di quanti vorrebbero legalizzarla per "uso ludico" (ilGiornale.it)

L'impiego più sporadico, mensile o settimanale, lo accresce in maniera non significativa ma l'indagine, appena presentata al convegno annuale dell'American College of Cardiology a New Orleans, torna a mettere in guardia dai pericoli cardiovascolari delle sostanze d'abuso perché - come sottolineano i cardiologi della Società italiana di cardiologia (Sic) - "le droghe, di qualsiasi natura, sono state più volte associate a conseguenze cardiovascolari serie: questi dati mostrano che anche una sostanza ritenuta a torto 'leggera' può comportare un maggior rischio di coronaropatie e, nel tempo, contribuire alla comparsa di eventi come infarto o ictus". (Tiscali Notizie)

La cannabis è nemica del cuore e pur essendo classificata come droga 'leggera' ha in realtà un effetto pesante su questo organo: un suo uso quotidiano, non per motivi medici, aumenta infatti del 34% il rischio di malattie alle coronarie negli anni successivi. (Alto Adige)