Il Mondiale mai visto
I suoi dirigenti, Mauro Gianetti e Andrea Agostini, team principal e direttore operativo della Uae Emirates spesso gli raccontano la storia del ciclismo e lui, Tadej Pogacar, da ragazzino sognante prende nota. In questi anni gli hanno raccontato di Merckx che ha vinto questo e quello, una volta due tre o quattro, la Sanremo persino sette volte. E poi le fughe da lontano e poi di Giro Tour e il mondiale vinto nello stesso anno e lui, il bimbo sloveno, che ha compiuto il 21 settembre scorso 26 anni, ha preso nota e anno dopo anno ha cominciato a stabilire record uno via l'altro ad una condizione: che non si facciano paragoni con Eddy Merckx, perché «io sono Tadej Pogacar, sono solo io». (il Giornale)
Ne parlano anche altre testate
Quando è partito, scaracollando sui pedali, a 100 chilometri dall’arrivo tutti abbiamo pensato (anche Eddy Merckx!) “ma questo è matto...”. Tadej non è soltanto un fuoriclasse assoluto, l’unico in attività che può vincere tutto dalla Sanremo (ci è già andato vicino) al Lombardia (ha vinto le ultime tre edizioni), lui ha i tempi dello spettacolo. (La Gazzetta dello Sport)
Volendo Coppi e Merckx, altri due che, guarda caso, il titolo iridato lo hanno vinto sulle strade svizzere. Va all’attacco a cento chilometri dalla fine, resta da solo negli ultimi cinquanta, dopo aver sbriciolato tutti: di fenomeni come lui che dalla cronaca si consegnano direttamente alla leggenda se ne sono visti pochi. (Quotidiano Sportivo)
"È difficile descrivere quanto sia forte". Un in… Van der Poel: “Difficile descrivere quanto sia forte” (la Repubblica)
Con un volo lungo 100 chilometri Tadej Pogacar è salito sul tetto del mondo e per un anno sarà lui ad indossare la maglia bianca con l’arcobaleno sul petto. I suoi avversari lo hanno preso per un attacco suicida, come quello di un kamikaze, mentre lui pensava di aver fatto solo... (TUTTOBICIWEB.it)
Appena il discorso cade sul Mondiale, la voce di Merckx si fa subito più salda. Eddy Merckx risponde dopo molti squilli, la voce è affaticata, “purtroppo sto così così”. (La Gazzetta dello Sport)
Un 29 settembre che rimarrà nella storia del ciclismo. Rientrando in un novero strettissimo di persone che sono riusciti a vincere queste tre corse nella stessa annata. (InBici)