Cantiamo per le donne afghane

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La Stampa ESTERI

Io sono nata libera. Ho potuto scegliere il percorso della mia vita che è stato segnato dalla musica. Il canto per me è stato non solo passione e professione ma strumento di espressione e di crescita morale. So fin troppo bene che non è così per tante altre persone. Quando ho saputo di questa legge odiosa che proibisce alle donne afghane di esprimersi nel canto, corale e collettivo o individual… (La Stampa)

Su altri media

In Afghanistan la libertà per gentil sesso è stato cancellato con un colpo di spugna. In occidente si festeggia l’8 marzo si lotta per i diritti delle donne e contro la violenza di genere. (LegnanoNews.com)

#1 - Tra una inezia ed una facezia mi preme ed urge segnalare la notizia della legge approvata in Afghanistan contro le donne che non possono parlare o cantare in pubblico. Mi voglio indignare. Come essere umano e come donna. (L'Opinione delle Libertà)

Due anni dopo, il precipizio. Anche adesso, sotto questa veste nera che le copre il viso, gli occhi, le mani, i desideri, Maryam non dimentica la libertà. (la Repubblica)

Quando ho saputo di questa legge odiosa che proibisce alle donne afghane di esprimersi nel canto, corale e collettivo o individuale non importa, pena la galera, ho sentito un moto di ribellione. Perché mai cantare sarebbe qualcosa di intimo, che può indurre in tentazione?”. (L'HuffPost)

I Talebani vietano le MMA in Afghanistan, ritenute contraddittorie con l’Islam (Entrevue)

Decine, centinaia di video inondano i social media. Vi compaiono volti scoperti di giovani donne con i capelli sciolti, ma anche profili nascosti sotto i burqa. Continua sul web la mobilitazione di solidarietà per le donne afghane, costrette al silenzio dalla nuova sfilza di divieti approvata dai taleban, che ne cancellano persino la voce in pubblico. (Avvenire)