Stellantis: dall’incontro col Ministero ancora un nulla di fatto

Sembra non volersi ancora placare il clima di tensione instauratosi fra il Governo Nazionale e Stellantis, anche all’indomani dell’ulteriore incontro fra il Gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy; entrambe le parti sembrano infatti aver mantenuto le proprie posizioni, senza portare quindi a soluzioni nell’immediato. Il Governo, per bocca del Ministro Adolfo Urso, ha chiesto a Stellantis di mettere a punto un vero e proprio piano industriale utile al rilancio dell’automotive in Italia; dal canto suo Stellantis ha ammesso di avere già a disposizione un cosiddetto “piano per l’Italia”, auspicando poi che l’intera Europa possa mantenere le attuali norme in modo da garantire la necessaria stabilità al comparto. (ClubAlfa.it)

Su altre testate

A fronte dei 4,6 miliardi tagliati al fondo automotive dalla legge di Bilancio, ne saranno ripristinati appena 200 milioni. (Il Fatto Quotidiano)

Urso assicura che nella manovra potrebbero esserci per il 2025, oltre ai 200 milioni residui del fondo, altri 200 milioni di euro. Ma chiede a Stellantis di assumersi la responsabilità sociale del rilancio in Italia con un piano dettagliato. (LA STAMPA Finanza)

Stellantis non è intenzionata a chiudere stabilimenti in Italia e nemmeno a procedere con licenziamenti di massa. Questo è quanto emerge dal Tavolo Stellantis che si è svolto ieri, dove il ministro delle Imprese Adolfo Uso ha annunciato che il Governo in manovra aumenterà il Fondo Automotive anche se non servirà per nuovi incentivi. (HDmotori)

Stellantis: "Non chiudiamo e non licenziamo. Ma...". Ecco cosa chiede

“Nel vertice ministeriale di oggi abbiamo ribadito con determinazione che per superare l’impasse su cui verte attualmente il tavolo del settore auto, è indispensabile alzare il livello del confronto portandolo alla Presidenza del Consiglio con il coinvolgimento diretto dei vertici di Stellantis – con il Segretario generale FIM Ferdinando Uliano a valle dell’incontro al MIMIT. (Sassilive.it)

“L’incontro è stato lungo ma deludente” ha aggiunto, spiegando che il prossimo incontro si svolgerà sempre al Mimit il 16 dicembre. Sono solo 200 milioni i fondi ripristinati per la crisi dell’automotive dopo l’azzeramento dello stanziamento iniziale da 4,6 miliardi. (Il Fatto Quotidiano)

In particolare su Melfi Manca ha ricordato che arriveranno cinque modelli (la Lancia Gamma è già in fase di pre-produzione) mentre Mirafiori punterà su Fiat 500 Ibrida e un refresch della elettrica. "Non intendiamo chiudere nessun stabilimento in Italia, così come non c'è alcuna intenzione di fare licenziamenti collettivi". (Torino Cronaca)