Emissioni auto, Bruxelles approva l'emendamento sulle multe | Quattroruote.it

Le multe restano, cambiano solo i tempi. L'emendamento, infatti, non cancella le sanzioni: più semplicemente, concede la possibilità ai costruttori di calcolare su tre anni (2025-2027) e non più su uno soltanto il rispetto del limite di flotta medio dei 93,6 grammi di CO2 per chilometro, compensando eventuali deficit in uno o due anni con i risultati migliori degli altri periodi. In poche parole, si introduce un minimo di flessibilità al meccanismo di calcolo delle multe, che però restano a tutti gli effetti. (Quattroruote)

Ne parlano anche altri media

La Commissione Ue ha depositato ieri l’emendamento che concede alle imprese automobilistiche di evitare, almeno nell’immediato, le multe legate alle emissioni di CO2. (Industria Italiana)

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – /// (agenziagiornalisticaopinione.it)

In pratica, niente bastonate immediate per le Case automobilistiche che non riescono subito a stare dentro i limiti. Non è una retromarcia in senso stretto, bensì un colpo di frizione: più flessibilità, meno pressione, almeno fino al 2027. (Virgilio)

Finalmente, la Commissione Europea ha adottato l'emendamento che permetterà di dare alle case automobilistiche maggiore flessibilità nel soddisfare le nuove normative sulle emissioni di CO2. Questa modifica molto importante per l'industria auto era stata anticipata all'interno del Piano d'Azione presentato lo scorso 5 marzo. (HDmotori.it)

La Commissione europea ha adottato la sua proposta di modifica al regolamento sulle emissioni di Co2 di nuove auto e furgoni per dare più flessibilità alle case automobilistiche sui target di taglio di Co2 (che prevedono di non oltrepassare il limite di 93,6 grammi per chilometro percorso a livello di flotta), evitando per ora l’imposizione delle multe a chi non si adegua. (Il Manifesto)

L’emendamento di Bruxelles ricalca fedelmente le anticipazioni delle scorse settimane. Acea: “Bene, ora servono più incentivi e colonnine”. T&E: “Errore, deve essere l’ultima deroga concessa all’industria auto” Fonte Unsplash (Rinnovabili)