I caschi blu italiani in Libano: le radici e la storia di una missione

I caschi blu italiani in Libano: le radici e la storia di una missione
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
Avvenire ESTERI

I ripetuti attacchi alla missione Unifil sono una ferita inferta non solo alle Nazioni Unite ma anche alla storia più nobile della politica estera italiana. I ministri Crosetto e Tajani hanno subito difeso, nel modo dovuto, non solo e non tanto l’esigenza di sicurezza dei nostri militari quanto il motivo della loro presenza in Libano. Ieri lo ha ribadito la premier Meloni. Si percepisce tuttavia, nel comune sentire, poca consapevolezza della ragione profonda che anima la missione di oltre mille giovani in divisa del nostro Paese. (Avvenire)

Su altre fonti

“Continuiamo a lavorare ad una soluzione diplomatica che, per quanto difficile, è l’unica possibile – ha detto il ministro della Difesa, che ha rimandato il viaggio a Bruxelles dove era atteso ad un vertice della Nato per informare il Parlamento – . (Il Fatto Quotidiano)

Libano, Crosetto: “Servono nuove regole di ingaggio per Unifil. Pronti a evacuare soldati, ma una fuga minerebbe credibilità dell’Onu”