Northvolt presenta istanza di fallimento negli USA. Cosa accade adesso
L'azienda svedese Northvolt ha presentato un'istanza di fallimento negli Stati Uniti ai sensi del Chapter 11. Una mossa necessaria per il produttore di batterie per auto elettriche attuata allo scopo di ristrutturare il proprio debito e avviare un percorso di ridimensionamento delle proprie attività, così da adattare le operazioni alle esigenze dei clienti e stabilire una base solida per il prosieguo delle sue attività, come riportato nel comunicato stampa ufficiale. (HDmotori)
Su altri media
Northvolt ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Capitolo 11 negli Stati Uniti. (Corriere della Sera)
Lo stesso meccanismo, per esempio, lo aveva usato Scandinavian Airlines, che ha così potuto continuare a offrire i suoi servizi mentre riorganizzava la sua struttura azionaria passando anche da Star Alliance a SkyTeam. (Quotidiano Motori)
Il piano sostenuto anche dalla partecipazione di Volkswagen, si scontra ora con difficoltà crescenti dovute al rallentamento della domanda di auto elettriche, ma anche alle Case auto che si defilano cancellando le commesse. (SicurAUTO.it)
Northvolt è rimasta a secco. L’azienda svedese che produce batterie agli ioni di litio per auto elettriche non è riuscita in un tentativo last minute di trovare nuovi finanziamenti e giovedì 21 novembre ha fatto ricorso al Chapter 11, la legge statunitense sulle ristrutturazioni aziendali. (Milano Finanza)
Prima la società ha dichiarato bancarotta chiedendo la protezione al Chapter 11 della legge fallimentare statunitense, poi, il giorno dopo, Peter Carlsson, il co-fondatore e Amministratore delegato che ha guidato l'azienda fin dal suo inizio nel 2016, si è dimesso. (Investire.biz)
«Ci abbiamo creduto perché sembrava davvero che Northvolt potesse rappresentare al meglio il sogno di una mobilità elettrica europea, indipendente dalla Cina». A parlare è il responsabile finanziario di uno dei primi investitori che ha staccato l’assegno per dare credito alla nascita della fabbrica di batterie in Svezia. (La Stampa)