Chi era Michele Raule, 50 anni, morto sul Monte Bianco: scalava per aiutare i bambini malati di tumore

È Michele Raule, 50 anni, ingegnere meccanico di San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, sposato con tre figli, l’uomo recuperato senza vita in un crepaccio del Monte Bianco. Insieme al fratello e due compagni stava attraversando un canalone vicino al rifugio Gonella quando è scivolato. Sulla neve è rimasta solo la sua picozza. Era stato lui, un mese fa, ad annunciare l’impresa estrema: raggiungere la vetta del Monte Bianco partendo da Genova, in bicicletta. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Lo aveva annunciato sui social che avrebbe tentato un'impresa ''estrema'': ''Dal marea alla vetta del Monte Bianco senza dormire e solo con l'uso delle gambe''. E' precipitato in un canalone vicino al rifugio Gonella (il Dolomiti)

L'allarme era stata data da altri due compagni, illesi. È stato trovato senza vita il corpo dell'alpinista che nel pomeriggio di domenica 14 luglio era caduto in un canalone cadendo poi nel crepaccio. (Corriere della Sera)

Stava rientrando dalla via normale italiana alla vetta insieme al fratello e ad altri due compagni di cordata. (La Repubblica)

È Michele Raule, 50 anni, l'uomo deceduto nella giornata di domenica sul Monte Bianco dopo essere scivolato su un nevaio. (Fanpage.it)

Michele Raule, 50 anni, di San Lazzaro (Bologna), è la vittima dell’incidente avvenuto ieri nei pressi del rifugio Gonella sul Monte Bianco. Raule stava raccogliendo fondi per l’Ageop, un’associazione che supporta i bambini malati di tumore, attraverso una sfida annunciata sui social. (StatoQuotidiano.it)

Con la sua impresa sul Monte Bianco, annunciata via social nelle scorse settimane, Raule stava raccogliendo fondi per un'associazione, Ageop, che aiuta i bambini malati di tumore. Michele Raule è morto sul Monte Bianco. (il Resto del Carlino)