“Tavolo di Rigopiano a casa di un carabiniere”, indagine per furto. Il padre di una vittima: “Una doccia fredda”
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Rigopiano (Pescara), 11 gennaio 2025 – Rigopiano senza pace. A pochi giorni dall’ottavo anniversario della strage, indagato per furto e trasferito all’Aquila un carabiniere forestale che aveva in casa un tavolo dell’hotel, recuperato tra le rovine del resort ai piedi del Gran Sasso, albergo di lusso cancellato da una valanga il 18 gennaio 2017, 29 morti, tra le stragi più gravi in montagna. Ma perché il militare aveva a casa quell’oggetto di arredamento dell’albergo? La vicenda è ancora da ricostruire. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Un maresciallo dei carabinieri forestali, l’ex comandante proprio della stazione di Farindola, Danilo Ambrosini, è stato indagato, perquisito e trasferito a tempo di record con l’accusa di furto, per essersi appropriato di un tavolo dell’hotel che si trovava in una zona posta sotto sequestro dalla magistratura e della quale era responsabile proprio lo stesso indagato. (Il Centro)
Un piccolo tavolino in ferro battuto, con un ripiano decorato a mosaico, danneggiato e segnato dal tempo. Questo semplice oggetto, restituito dalla neve dopo la tragedia della valanga di Rigopiano, è ora al centro di un’indagine delicata e complessa che coinvolge un giuliese, l’ex comandante della stazione dei carabinieri forestali di Farindola, oggi in servizio a L’Aquila. (La Nuova Riviera)
Un tavolino in ferro battuto, con un ripiano a mosaico. Malridotto, come può esserlo uno dei tanti oggetti restituiti dalla neve dopo la valanga di Rigopiano. (ilmessaggero.it)