Meta abbandona il fact-checking: libertà di espressione o passo indietro per l’informazione?
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Meta ha annunciato la cessazione dei programmi di fact-checking di terze parti su Facebook, Instagram e Threads, sostituendoli con un sistema di “Community Notes” simile a quello utilizzato da X (il fu Twitter). Questo cambiamento dovrebbe mirare, secondo le intenzioni aziendali, a promuovere una maggiore libertà di espressione sulle piattaforme, riducendo le restrizioni su argomenti di discussione mainstream e concentrandosi su violazioni legali e di grave entità. (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)
Ne parlano anche altri media
«Penso che sia davvero vergognoso. Introdotto nel 2016 per combattere la disinformazione, verrà sostituito, per ora solo negli Stati Uniti, da un nuovo sistema basato sulle «Community Notes» che lascia agli utenti la responsabilità di aggiungere contesto e correggere eventuali errori nelle informazioni condivise come avviene sul social network X di Elon Musk. (Corriere della Sera)
Elon Musk, il multimiliardario proprietario della piattaforma social X - Reuters (Avvenire)
In questo mondo che gira come un carillon capita che i riposizionamenti avvengano alla velocità della luce. E così la sinistra, qui e là, incassa male il tradimento di quella silicon valley che finora aveva carezzato e coccolato. (Liberoquotidiano.it)
La brusca sterzata di Meta in fatto di fact checking e moderazione, annunciata dal suo fondatore Mark Zuckerberg, ha provocato un terremoto nell’opinione pubblica e tra gli utenti di Facebook e Instagram (WIRED Italia)
Dire la verità è importante", ha detto il presidente uscente Biden ai giornalisti alla Casa Bianca quando gli è stato chiesto di commentare l'annuncio. (la Repubblica)