Venti di guerra, petrolio alle stelle

Un rialzo del 12,8% per il prezzo del petrolio in appena tre giorni. È quanto avvenuto tra i minimi di seduta del primo ottobre e la chiusura di venerdì 4 sul Brent, il greggio di riferimento europeo. Dietro lo shock ci sono i nuovi scontri tra Iran e Israele, con i timori di allargamento del … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Le borse europee mostrano un lieve recupero, trainate dal comparto energetico, in seguito all'aumento dei prezzi del petrolio, alimentato dalle crescenti tensioni in Medio Oriente. L'indice STOXX 600, che rappresenta il mercato europeo, segna un incremento dello 0,1%. (Websim)

In ogni caso, un allargamento del conflitto rischia di pesare sulla produzione di greggio e di spingere ulteriormente al rialzo le quotazioni. Il pericolo immediato è una perdita di forniture da Teheran, ma non si esclude uno scenario più estremo con l’interruzione dei flussi petroliferi attraverso lo stretto di Hormuz. (Finanzaonline)

Intesa Sanpaolo (LA STAMPA Finanza)

Il rally del petrolio non si arresta, Wti +2% a 76,2 dollari

Anche nella giornata di venerdì il petrolio si è confermato tonico, per le ipotesi di controffensiva israeliana anche contro gli impianti petroliferi iraniani (suggerita da alcune dichiarazioni del presidente USA Joe Biden), eventualità che era sempre stata esclusa e che ha amplificato i timori per l'offerta di greggio dal Medio Oriente. (QuiFinanza)

Il FTSE 100 apre in leggero rialzo; i minatori di metalli preziosi bloccano i guadagniIl benchmark britannico FTSE 100 ha iniziato la settimana in rialzo, sostenuto da un rally su ampia base e da un rapporto più morbido sul mercato del lavoro, mentre i titoli minerari dei metalli... (Marketscreener IT)

Il petrolio del Mare del Nord sfiora gli 80 dollari (Brent +2,2% a 79,79 dollari al barile). Il greggio Usa supera i 76 dollari (Wti +2,6% a 76,29 dollari al barile). (QUOTIDIANO NAZIONALE)