“Jolanomics”, come Hayat Tahrir al-Sham ha finanziato il suo Stato a Idlib
I sedicenti ribelli che hanno liberato la Siria dal giogo di Assad in queste ore raccontano al mondo cosa intendono fare di questo Paese martoriato. Rassicurazioni sulla deriva islamista, proposte politiche, transizione e ricostruzione. L'esperienza di governo in quel di Idlib racconta molto delle abilità da businessmen dei membrti Hayat Tahrir al-Sham e del leader Abu Mohammad al-Jolani. Qui, infatti, (Inside Over)
Ne parlano anche altre testate
Bashar Hafiz al-Assad e famiglia atterrano a Mosca, accolti da Putin. Solidarietà fra despoti? O piuttosto un nuovo tassello del mosaico in via di disfacimento che garantiva stabilità nei Paesi più a rischio, ora caduti uno dopo l’altro sotto il potere ben più temibile del fondamentalismo, o peggio, nel caos e, sulla sponda adriatica di fronte, nella balcanizzazione seguita alla morte di Tito? È la versione attuale della teoria del dominio, dove la nuova sfera d’influenza ha più impatto di quella ideologica, perché teocratica? (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Il caso della Siria e del Libano offre un esempio emblematico delle conseguenze durature delle decisioni prese dalle potenze imperiali durante e dopo la Prima Guerra Mondiale.L’Accordo Sykes-Picot del 1916, un’intesa segreta tra Gran Bretagna e Francia con il consenso della Russia, era finalizzato a ridisegnare le mappe politiche del Medio Oriente, suddividendo l’Impero Ottomano in sfere di influenza. (Il Cittadino)
La caduta del regime di Bashar al Assad in Siria è uno di quegli eventi che tutti sono bravi a spiegare – dopo – e nessuno a prevedere, prima che accadano. Come il crollo del muro di Berlino, la fine dell’Urss o la Brexit. (Vanity Fair Italia)
Mentre attendiamo chiarezza e risposte definitive alle numerose domande urgenti derivanti dalle nuove realtà imposte in Siria, è essenziale affrontare alcuni punti chiave: (Contropiano)
La famiglia Assad è stata spesso paragonata a un clan mafioso, di cui ha la forza dei legami e il potenziale romanzesco. (Lucy. Sulla cultura)
Un aereo della Royal Australian Air Force è decollato dal Queensland con rifornimenti e personale per aiutare i soccorsi a Vanuatu. Martedì, un terremoto di magnitudo 7,3 ha colpito l'arcipelago, uccidendo almeno 14 persone, ferendone altre centinaia e causando enormi danni alle telecomunicazioni e ad altre infrastrutture impedendo la pubblicazione di rapporti ufficiali. (Il Sole 24 ORE)