Liberazione di Cecilia Sala. Farian Sabahi, scrittrice italo-iraniana: “è solo un piccolo tassello in un mosaico complesso”
Questa mattina, Cecilia Sala, nel suo primo post su X, ha scritto: “Ho la fotografia più bella della mia vita, il cuore pieno di gratitudine, in testa quelli che alzando lo sguardo non possono ancora vedere il cielo”. Raggiunta dal Sir, Farian Sabahi, scrittrice e ricercatrice italo-iraniana dell’Università dell’Insubria, ha ricordato le condizioni in cui le donne sono detenute nelle prigioni iraniane: “In Iran le prigioni sono sovraffollate, i diritti delle detenute non sono garantiti. (Servizio Informazione Religiosa)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Dai suoi 20 giorni da detenuta in Iran. Cecilia Sala, di nuovo libera da 24 ore, riparte dalla sua di storia. (Corriere della Sera)
Solo il giorno precedente era cambiato il suo stato di detenzione, non più isolamento. Era stata portata in una cella più grande, con un’altra detenuta. (Vanity Fair Italia)
Cecilia Sala: "Non pensavo che sarei stata a casa oggi" (AGI - Agenzia Italia)
Non è difficile capire quali geometrie diplomatiche siano state disegnate da Giorgia Meloni per giungere alla liberazione di Cecilia Sala. Si parte da alcuni punti fermi. (L'Opinione)
Nell’auletta dei gruppi della Camera, dove la aspettano 40 domande di altrettanti «colleghi giornalisti», arriva vestita di chiaro, occhi stanchi e sguardo severo. Premette che la telefonata alla madre di Sala è «l’emozione più grande da quando sono a Palazzo Chigi» e incassa l’applauso da quasi tutta la platea: 160 esponenti dell’informazione accreditati, i ministri Nordio e Foti, il sottosegretario Mantovano, qualche parlamentare di FdI e diversi dirigenti Rai. (Corriere Roma)
Il primo post della giornalista su Instagram dopo la sua liberazione e il rientro in Italia la ritrae nell'abbraccio con il compagno dopo essere atterrata a Ciampino: "In testa chi alzando lo sguardo non può ancora vedere il cielo" (Il Fatto Quotidiano)