Il sindaco della Milano da bere. Addio a Pillitteri, colto e ironico. Socialista fino all’ultimo respiro

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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Pillitteri Paolo Pillitteri è conosciuto soprattutto per essere stato il Sindaco della ‘Milano da bere’. Un luogo comune che, da tempo, ha perso l’accezione demonizzante che lo accompagnò per tutti gli anni Novanta. Una Milano straripante di stimoli che si giovava, oltre che delle sue innate risorse proprie, di una qualità amministrativa che, oggi lo si può dire, era di assoluta eccellenza. Ma Paolo Pillitteri non è stato soltanto quello. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La Milano col Ramazzotti nel bicchiere e il coeur in man ha perso uno dei suoi espone… (La Repubblica)

Stando alle origini dei suoi genitori, era duro come i valtellinesi e gioviale come i siciliani». «Era un uomo di estrema simpatia, di grande cultura e curiosità, con una passione politica ereditata dalla madre partigiana. (La Repubblica)

Dopo Panseca se ne è andato anche Pillitteri, e si ripensa a quella Milano vogliosa e iperattiva, quella di Craxi e (dopo la sua decapitazione) di Berlusconi, con i vantaggi che la memoria consente: dimenticare il peggio. (la Repubblica)

Martedì 10 dicembre, alle ore 11, nella Chiesa di Santa Maria del Suffragio (piazza Santa Maria del Suffragio), si terranno le esequie dell'ex sindaco di Milano Paolo Pillitteri. (MilanoToday.it)

Era di buon umore e si raccomandava: “Parla più forte che sono un po’ sordo“. "L’ultimo incontro con Paolo Pillitteri? Lo scorso 3 novembre in Consiglio comunale, per la presentazione dell’associazione degli ex consiglieri milanesi. (IL GIORNO)

Milano – «Che anni straordinari quelli con Paolo Pillitteri per la moda. Milano era una città aperta al mondo delle sfilate e del design, al glamour che faceva grande la città a livello internazionale. (la Repubblica)