Castellammare di Stabia, prof di sostegno aggredita da 30 genitori. Giallo sulla chat di classe
Prima le accuse di abusi e poi l'irruzione a scuola come una furia, tanto da degenerare in una feroce aggressione: così una professoressa di sostegno è stata picchiata da una trentina di genitori ed è finita in ospedale con un trauma cranico, provocato dai colpi ricevuti. Con lei è finito in ospedale anche il padre, rimasto ferito nel tentativo di difenderla. È accaduto nel plesso di Scanzano della scuola media Salvati, una frazione di Castellammare di Stabia nella provincia di Napoli (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Sul caso di #Scanzano l'Usr della Campania farà piena luce, è comunque grave che 30 "parenti" si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di "giustizia fai da te" contro un'insegnante. "La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nella armonia. (Il Mattino di Padova)
Sul posto si trovavano anche i genitori della vittima. È accaduto giovedì mattina a Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli. (La Repubblica)
Docente aggredito da 30 genitori, la preside: “Anni e anni di sforzi per diffondere un senso di legalità e e poi succede una cosa del genere” Di Secondo alcune ricostruzioni, la causa scatenante dell’aggressione sarebbero state delle voci, diffuse tramite una chat tra genitori, riguardanti presunti messaggi e video “compromettenti” che l’insegnante avrebbe inviato ad alcuni studenti. (Orizzonte Scuola)
Un orrendo spettacolo subito da 144 bambini presenti nelle aule e che hanno assistito all'assalto da parte dei loro genitori nel tentativo di linciaggio della docente. CASTELLAMMARE DI STABIA. (ROMA on line)
Una docente di circa 30 anni è stata aggredita nei corridoi dell'istituto Salvati di Scanzano. Pochi giorni prima la sospensione di un alunno beccato a fumare in bagno (Open)
Una trentina di genitori fa irruzione in una scuola media e manda in ospedale a suon di botte un’insegnante, rea secondo loro di aver commesso abusi sui loro figli. (Avvenire)