Web tax: un emendamento di Forza Italia per esentare editori, radio e tv

Esentare dalla Web Tax “la concessionaria del servizio pubblico, i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici e i concessionari radiofonici soggetti alla giurisdizione italiana e gli editori di testate giornalistiche online registrate presso il Tribunale di competenza”. E’ queto il contenuto di un emendamento alla Legge di Bilancio che Forza Italia, uno dei quattro partiti che sostiene la maggioranza di governo, ha deciso di mettere in votazione. (Engage)

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La Manovra 2025 estende la Web Tax (pari al 3% dei ricavi) a tutte le imprese che vendono servizi digitali, compresi editori online e PMI digitali. Web Tax al 3% anche per le PMI e i giornali online: cosa prevede la Manovra 2025 (PMI.it)

Niente web tax per radio, tv e testate online

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Modifiche in vista anche per le cripto-attività: il disegno di legge di Bilancio innalza l’aliquota sulle plusvalenze dal 26 al 42 per cento. In particolare, prevede che sono soggetti passivi della web tax tutti i soggetti esercenti attività di impresa che realizzano ricavi derivanti dai servizi digitali nel territorio dello Stato: vengono quindi rimosse le soglie di reddito attualmente previste. (Ipsoa)

Un emendamento presentato da Forza Italia alla legge di Bilancio propone di escludere dall’imposta sui servizi digitali alcune categorie specifiche di operatori del settore dell’informazione e dell’intrattenimento. (il Giornale)