Padre Mykhalkiv: "I russi non si fermano, perché non ci riconoscono come popolo"
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Una tregua parziale, di 30 giorni, limitata alle infrastrutture energetiche. È quanto sono arrivati a definire Donald Trump e Vladimir Putin nella loro lunga telefonata. Una tregua, per l'appunto, parziale, che non vuol dire affatto - almeno per ora - cessate il fuoco. Raid e attacchi con droni sono continuati in modo incessante, da entrambe le parti, per tutta la notte scorsa. A Sumy, nel Nordest dell'Ucraina, le forze russe hanno colpito due ospedali, di cui uno pediatrico. (Famiglia Cristiana)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"Purtroppo, finora non c'è stata reciprocità da parte del regime di Kiev. (Adnkronos)
Altro che (parzialissimo) cessate il fuoco: immediato attacco con missili e droni. Zelensky e l'Ue: "E' chiaro che Putin non vuole fare alcun tipo di concessione" La Russia ha attaccato le infrastrutture ucraine appena Putin ha riagganciato. (Dire)
Il ministero della Difesa russo ha fatto sapere di avere abbattuto 132 droni ucraini sulle regioni russe durante la scorsa notte, quasi la metà sulla regione di Saratov. Lo riporta la Tass. "Durante la notte, i sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato e distrutto 132 veicoli aerei senza pilota ucraini. (l'Adige)
Servizio di Fabio Bolzetta Dopo il colloquio telefonico tra Trump e Putin, si tratta sulla tregua in Ucraina. Ma nella notte ancora droni e missili da entrambe le parti. (TV2000)
Le autorità russe hanno dichiarato che una raffineria di petrolio è andata a fuoco dopo un attacco di droni. In un video si vedono le fiamme che avvolgono la struttura. (la Repubblica)
Mosca ha infatti affermato di aver intercettato e abbattuto nella notte più di 130 droni provenienti dall’Ucraina. “Nella notte i sistemi di difesa aerea hanno distrutto 132 droni ucraini”, comunica il ministero della Difesa di Mosca. (OglioPoNews)