Ue: oggi i rider sono lavoratori autonomi. Entro due anni dipendenti

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Vita ESTERI

Saranno più tutelati i lavoratori delle piattaforme digitali in Europa. Parlamento e Consiglio hanno trovato un accordo su una nuova direttiva che migliorerà le condizioni dei lavoratori delle piattaforme digitali. La direttiva introduce due miglioramenti fondamentali: contribuisce a determinare correttamente la situazione occupazionale delle persone che lavorano mediante piattaforme digitali e stabilisce la prime norme dell’UE relative all’uso dei sistemi algoritmici sul luogo di lavoro. (Vita)

La notizia riportata su altri media

Retribuzione prefissata, regole da rispettare, verifica dei risultati, organizzazione del lavoro con vincoli, limiti al lavoro prezzo terzi: se ricorrono almeno due di questi elementi, il rapporto di lavoro è subordinato, anche se gestito tramite piattaforma digitale (Gig Economy). (PMI.it)

Tra gli ambasciatori dei 27 paesi membri, riuniti questa mattina a Bruxelles, non è stata trovata la maggioranza necessaria e il dossier non è stato sottoposto al voto. A quanto si apprende, Parigi guida un fronte nutrito di capitali che hanno espresso riserve sull’intesa. (Il Fatto Quotidiano)

Lo riferisce la presidenza di turno della Spagna. I Paesi Ue hanno bloccato l'accordo politico, raggiunto in via provvisoria il 13 dicembre, sulle nuove norme a tutela dei rider e dei lavoratori delle piattaforme come Uber, Deliveroo e Glovo. (Tiscali Notizie)

Se vengono soddisfatti almeno due requisiti su cinque, i lavoratori delle piattaforme digitali (Uber, Deliveroo e simili) devono essere considerati dipendenti (non autonomi) e quindi ricevere tutti i diritti associati. (Punto Informatico)

I lavoratori della gig economy, rider delle consegne inclusi, in Europa presto avranno nuovi vantaggi e protezioni, facilitando loro l’ottenimento dello status di impiegato: attualmente sono attive nell’Unione Europea UE oltre 500 piattaforme di lavoro digitale che impiegano circa 28 milioni di lavoratori. (macitynet.it)

"Ora abbiamo un sistema appropriato, che non esiste in nessun'altra parte del mondo", ha dichiarato mercoledì in conferenza stampa Elisabetta Gualmini, l'eurodeputata italiana che ha guidato i negoziati per il Parlamento europeo (Pe) e secondo cui le nuove norme rappresentano un miglioramento reale dei diritti per milioni di lavoratori. (WIRED Italia)