Prevenzione Dentale: L’Igiene Orale Fin dalla Prima Infanzia

Il Mese della Prevenzione Dentale è un’iniziativa che mira a sensibilizzare la popolazione sull’importanza dell’igiene orale e della prevenzione dentale. In Italia, il progetto è sostenuto da oltre 10.000 dentisti volontari appartenenti all’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI), in collaborazione con il brand Mentadent. L’obiettivo principale è portare sempre più persone negli studi odontoiatrici, per sottolineare l’importanza delle visite regolari dal dentista. (Microbiologia Italia)

Ne parlano anche altri media

Igiene Dentale, D’Avino (Fimp): "Sinergia pediatri e odontoiatri fondamentale per prevenzione” 01 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Il Manifesto è stato presentato oggi a Palazzo Montecitorio in occasione del 44° Mese della prevenzione dentale, la più longeva e radicata iniziativa in Italia nell’ambito dell’igiene orale, che quest’anno coinvolge anche la Fimp. (CremaOggi.it)

È un mix di cause che parte dalla alimentazione, la scarsa propensione all'igiene, la poca disponibilità a fare visite regolari e ultimo, ma non per questo meno importante, le difficoltà economiche che da qualche anno stanno creando seri problemi alle famiglie. (ilgazzettino.it)

La carie dentale è ancora la forma più diffusa di malattia del cavo orale e colpisce 486 milioni di bambini nel mondo. In Italia, circa il 70% dei ragazzi presenta carie o lesioni dello smalto. (Il Sole 24 ORE)

(Adnkronos) – “La sinergia tra i pediatri di famiglia e gli odontoiatri è fondamentale perché entrambi ci occupiamo di prevenzione. Mai come in questo caso possiamo dire che sin dai primi giorni prendiamo in carico i lattanti, creando una relazione di cura con le famiglie ed un’alleanza terapeutica che poi ci porterà ad un rapporto di fiducia”. (CremonaOggi)

Segretario culturale nazionale Di cosa si tratti lo si legge nella descrizione del progetto, che afferma: “Il progetto ha lo scopo di promuovere la presa in carico, appropriata e tempestiva delle patologie odontostomatologiche dell’età evolutiva che, se non intercettate per tempo dal pediatra di famiglia, potrebbero pregiudicare la salute e la qualità di vita futura dei loro assistiti. (ANDI)