Complotto Iran per uccidere Trump, Teheran nega: "Accuse infondate"
Il ministero degli Esteri "respinge le accuse che l'Iran sia coinvolto in un tentativo di assassinio di ex o attuali funzionari americani" Il ministero degli Esteri iraniano ha definito "totalmente infondate" le accuse statunitensi relative ad un complotto di Teheran per assassinare Donald Trump. Il ministero degli Esteri "respinge le accuse che l'Iran sia coinvolto in un tentativo di assassinio di ex o attuali funzionari americani", ha dichiarato il portavoce Esmaeil Baghaei in un comunicato. (Adnkronos)
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L’Iran ha respinto categoricamente le accuse di coinvolgimento di Teheran in un piano, sventato dall’Fbi, che avrebbe avuto come obiettivo quello di uccidere Donald Trump prima delle presidenziali Usa. (LAPRESSE)
Colpirlo sarebbe stato più facile dopo il voto, come rappresaglia per l'uccisione di Soleimani (AGI - Agenzia Italia)
Si ritiene che l'uomo, che è iraniano-americano, descritto dall'Fbi come un «agente» dei Guardiani della Rivoluzione islamica, si sia rifugiato in Iran. Secondo i documenti depositati in tribunale, le autorità iraniane hanno chiesto ad uno degli incriminati, Fareh Shakeri, di organizzare il piano per uccidere Trump. (il Giornale)
L'Iran ha definito "totalmente infondate" le accuse americane secondo cui Teheran sarebbe coinvolta in un piano per uccidere Donald Trump. "Il portavoce del Ministero degli Esteri, Esmaïl Baghaï - si legge in un comunicato - considera del tutto infondate e respinge le accuse secondo cui l'Iran sarebbe coinvolto in un tentativo di omicidio contro ex o attuali funzionari americani". (Il Messaggero Veneto)
Lo ha svelato a un agente - forse infiltrato - dell’Fbi via telefono Fareh Shakeri, operativo dei Pasdaran, ora fuggito in Iran, ieri incriminato dal Dipartimento di Giustizia insieme a due americani appunto per aver complottato per assassinare Donald Trump prima delle elezioni. (la Repubblica)