Si finge cardiologo per palpeggiare le pazienti dell’amico medico, vice procuratore onorario finisce in carcere

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Corriere Salentino INTERNO

LECCE/BENEVENTO – È finito nel carcere di Taranto l’ex pubblico ministero onorario di Lecce Antonio Zito, 58enne di Lizzano, accusato di violenza sessuale di gruppo e interferenze illecite nella vita privata in concorso con Giovanni Vetrone, 60 anni, cardiologo in servizio presso l’ospedale “Fatebenefratelli” di Benevento, pure lui finito in manette. Le misure, emesse dalla gip del Tribunale di Benevento Maria Di Carlo, sono state eseguite dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Lecce, agli ordini del tenente colonnello Giulio Leo. (Corriere Salentino)

Se ne è parlato anche su altre testate

Sono finiti in carcere perché gravemente indiziati di violenza sessuale di gruppo Giovanni Vetrone, all’epoca dei fatti cardiologo beneventano del Fatebenefratelli e Antonio Zito, avvocato originario della provincia di Taranto, viceprocuratore onorario in servizio a Lecce (norbaonline.it)

Lo scorso 19 giugno i due sono stati raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale del Riesame di Napoli nell'ambito di indagini della Procura di Benevento, per alcune delle condotte di violenza sessuale realizzate nel corso di visite mediche ai danni di alcune ignare pazienti. (Corriere della Sera)

Stavolta in carcere - per il vice procuratore onorario salentino, Antonio Zito, e il cardiologo beneventano, Giovanni Vetrone, indagati per presunte violenze sessuali ai danni di alcune pazienti del medico, che sarebbero state compiute durante alcune visite in ospedale. (Corriere della Sera)

Sono gravemente indiziati dei delitti di violenza sessuale di gruppo, aggravata dalla circostanza di essere stata realizzata da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, Giovanni Vetrone, all'epoca dei fatti cardiologo beneventano del Fatebenefratelli, e Antonio Zito, avvocato originario della provincia di Taranto, viceprocuratore onorario in servizio a Lecce, ambedue già ai domiciliari dal mese di giugno. (ilmattino.it)

Le indagini successive alla prima misura cautelare hanno fatto emergere altre due vittime del sistema messo in piedi dai due indagati, simulando visite mediche per poi palpeggiare le ignare pazienti e riprendere tutto con telecamere nascoste. (TeleRama News)

Da giugno erano ai domiciliari, oggi sono stati arrestati dalla guardia di finanza e condotti in carcere. E' la misura disposta dal Gip per Giovanni Vetrone, all'epoca dei fatti cardiologo del Fatebenefratelli, e Antonio Zito, della provincia di Taranto, un viceprocuratore onorario che era in servizio a Lecce, ai quali sono state contestate le ipotesi di reato di violenza sessuale di gruppo aggravata dalla circostanza di esser stata realizzata da un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni; di esercizio abusivo della professione medica e di interferenze illecite nella vita privata. (Ottopagine)