Max Pezzali contro il Comune di Pavia, "Non premiate Repetto"
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A Pavia, il conferimento della benemerenza civica "Sansirino" a Mauro Repetto, co-fondatore degli 883, ha scatenato una controversia che ha coinvolto direttamente Max Pezzali, storico frontman del gruppo. La vicenda ha preso una piega inaspettata quando, il 6 novembre, gli avvocati di Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco Michele Lissia, chiedendo ufficialmente di non assegnare il riconoscimento a Repetto. Secondo i legali, il nome degli 883 è indissolubilmente legato a Pezzali, il quale ritiene che tale premio possa danneggiare la sua immagine e quella del gruppo.
La decisione del Comune di Pavia di premiare Repetto, che ha già ricevuto la benemerenza 29 anni fa, ha riaperto vecchie ferite e sollevato interrogativi sull'eredità artistica degli 883. La missiva degli avvocati di Pezzali non era un invito a una festa degli anni Novanta, ma una diffida formale che ha fatto rumore, non quello delle fan che cantano "Nord Sud Ovest Est", ma quello degli avvocati che difendono l'identità del gruppo.
La replica del Comune non si è fatta attendere: "Lui l’ha già avuto 29 anni fa", hanno dichiarato, sottolineando che la decisione di premiare Repetto è stata presa in considerazione del suo contributo storico al gruppo. Tuttavia, Pezzali non ha accettato questa spiegazione, ribadendo che gli 883 sono identificati con la sua persona e che il conferimento del premio a Repetto rappresenta un'ingiustizia nei suoi confronti.
Questa vicenda, che sembra uscita da una nuova puntata del possibile sequel de "Hanno ucciso l’uomo ragno – La leggendaria storia degli 883", la serie di Sky che ha riscosso un clamoroso successo, ha riportato alla luce tensioni mai sopite tra i due ex colleghi.