Lo schiaffo delle banche a famiglie e imprese: rigettata ogni richiesta di aiuto fiscale

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Radio Radio ECONOMIA

L’idea di un cosiddetto contributo di solidarietà da parte delle banche a favore delle famiglie e delle imprese, o di un prelievo sugli extra-profitti delle banche, è stata rigettata dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana). L’ABI ha motivato la decisione sostenendo che le banche già pagano un’addizionale IRS del 3,5%, oltre all’aliquota ordinaria del 24%. In sostanza, le banche affermano che potrebbero accettare misure che impattino solo temporaneamente sui tempi di incasso o di pagamento dei crediti e dei debiti fiscali, ma senza effetti retroattivi o patrimoniali. (Radio Radio)

La notizia riportata su altri media

Questa settimana porta con sé due novità importanti sul fronte dei conti pubblici: l PIL degli ultimi anni è stato rivisto verso l’alto, il Ministro Giorgetti ha rilasciato un’intervista a Bloomberg in cui ha preannunciato che ‘‘non esistono contributi volontari delle aziende, quello che esiste è la stella polare che è l'articolo 53 della Costituzione, secondo cui ciascuno è chiamato a contribuire in base alla propria capacità. (L'HuffPost)

E lo fanno durante la seconda giornata dell'economia organizzata dai parlamentari di Forza Italia a Milano per dialogare con aziende, partite Iva e società civile. Affrontare il tema del debito pubblico, scongiurare tagli e confermare la riduzione del cuneo fiscale puntando sulla crescita. (il Giornale)

La tassazione degli extraprofitti delle banche rischia di produrre danni collaterali alle imprese e di avere un impatto negativo sul sistema economico del nostro paese. (LA STAMPA Finanza)

La demagogia fiscale? Pessimo affare

Le critiche dagli istituti furono così forti, sposate nella maggioranza da Forza Italia, da spingere il Ministero dell’Economia a mutare la stangata sia nell’entità che nella tipologia. Nell’agosto dello scorso anno sui mercati si originò una tempesta in un bicchier d’acqua. (InvestireOggi.it)

Mario Monti e Giorgetti Istantanea da un periodo di crisi: è il 2012 e Sanremo lo conduce Gianni Morandi con alla co-conduzione Rocco Papaleo che, alla prima serata, entra sul palco in loden. Ed è subito effetto Mario Monti, l’allora primo ministro a capo di un governo la cui missione era salvare il Paese dallo baratro economico-finanziario. (Today.it)

– Gli extraprofitti e la relativa richiesta di tassarli sono diventati da qualche anno come l’Araba Fenice della politica e l’Araba economica di parte di questo governo, come anche di larghi settori dell’opposizione e di una fetta rilevante del fronte sindacale che, almeno a parole, si mostra compatto nel rivendicare interventi e prelievi fiscali su questa sorta di Eldorado. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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