Giubileo, polemica per la mascotte: "Il disegnatore si era occupato di sex toys e Gay Pride"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
(Adnkronos) – Non c’è pace per Luce, la mascotte del Giubileo e del padiglione della Santa Sede all’Expo di Osaka, presentata nei giorni scorsi in Vaticano da mons. Rino Fisichella, a capo della macchina organizzativa giubilare, come una “pellegrina raffigurata con gli elementi tipici del pellegrino: il k-way giallo per ripararsi dalle intemperie; gli stivali sporchi di terra per la strada percorsa; la croce missionaria al collo; il bastone del pellegrino e soprattutto gli occhi luminosi, simbolo della speranza del cuore”. (CremonaOggi)
Ne parlano anche altri giornali
Dietro Luce, la mascotte stile manga del Vaticano per il Giubileo che ha fatto il giro del mondo, c’è Simone Legno, romano di 45 anni che vive tra il Giappone e gli Stati Uniti e che nel 2005 ha aperto un brand, Tokidoki, di design e oggettistica ispirati all’arte nipponica. (Repubblica Roma)
È arrivata anche a Lucca Comics & Games, la mascotte del giubileo “Luce” e i suoi amici. Cinque personaggi che rappresentano il pellegrinaggio, creati con uno stile tipico degli anime giapponesi. (LuccaInDiretta)
Per celebrare l’imminente Giubileo, e nel tentativo disperato di catturare i cuori e le menti dei bambini cresciuti con gli anime, il Vaticano ha svelato Luce, la nuova mascotte dell’anno giubilare. (Rivista Studio)
Tutto questo, però, non ha mancato di scatenare aspre polemiche. «Sono cresciuto a Roma, in una famiglia cattolica dove ho imparato i principi di una fede alimentata dalla generosità e il rispetto per gli altri. (Corriere del Ticino)
La mascotte del Giubileo 2025 è "Luce". La bambolina è stata presentata il 28 ottobre da monsignor Rino Fisichella, a due mesi dal 24 dicembre, la vigilia di Natale, quando Papa Francesco aprirà la … (L'HuffPost)
Appena presentata è già nella bufera la mascotte del Giubileo, l’anno santo della Chiesa cattolica che inizierà a dicembre. Si chiama "Luce" e assomiglia in modo inquietante a Greta Thumberg. (Secolo d'Italia)
