Mark Zuckerberg dice di aver ricevuto pressioni dalla Casa Bianca per bloccare alcuni post su Covid-19

È una pesante rivelazione quella fatta da Mark Zuckerberg. L'ad di Meta ha dichiarato di essersi pentito di aver ceduto alle pressioni che gli sono state fatte dal governo statunitense per censurare alcuni contenuti sul Covid-19 su Facebook e Instagram durante la pandemia. “Nel 2021, alti funzionari dell'amministrazione Biden, compresa la Casa Bianca, hanno ripetutamente sollecitato i nostri team per mesi affinché censurassero alcuni contenuti sul Covid-19, tra cui l'umorismo e la satira, e hanno espresso molta frustrazione nei confronti dei nostri team quando non eravamo d'accordo”, ha scritto Zuckerberg in una lettera inviata ieri a Jim Jordan, capo della commissione giudiziaria della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti (WIRED Italia)

Ne parlano anche altri giornali

La notizia c’è, anche se avrete faticato a trovarla ieri sui giornali e nelle rassegne stampa ufficiali. Ma non avrà sorpreso più di tanto i lettori più fedeli di Atlantico Quotidiano. (Nicola Porro)

Continua l'eco delle rivelazioni boom di Mark Zuckerberg fondatore di Facebook sulle pressioni esercitate da Joe Biden ai tempi del covid. (Secolo d'Italia)

E ha aperto un ampio (Inside Over)

Mark Zuckerberg si è detto “rammaricato” per aver assecondato le richieste di censura della Casa Bianca sul Covid. Lo ha ammesso il ceo di Meta in una lettera inviata al repubblicano Jim Jordan, a capo del Comitato giudiziario della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti (L'Opinione delle Libertà)

Adesso che c'è la confessione ufficiale di Mark Zuckerberg, possiamo dirlo: esisteva ed esiste una sorta di internazionale social(ista). (il Giornale)

La Casa Bianca non ha smentito questo anzi ha dichiarato di ‘averlo fatto per il bene della Nazione, erano azioni responsabili per proteggere la salute e la sicurezza pubblica’. (Radio Radio)