Usa 2024, una campagna elettorale lunghissima ma nessun progetto credibile

Gli Stati Uniti sono un Paese scollato che non si riconosce più in una tavola di valori comuni. E’ un esito di lungo periodo legato alla mancata volontà di governare il mutamento (sia delle amministrazioni repubblicane che di quelle democratiche) in un mondo che l’economia globale – prodotta in primis dagli Usa – rende sempre più veloce. I positivi dati economici non garantiscono più certezze sulla solidità del sistema sociale. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Alle 20 di stasera, le due di notte in Italia, le urne finalmente saranno chiuse in 17 stati su 50, ma solo a mezzanotte, le 6 italiane - dopo … (la Repubblica)

I sondaggi indicano un testa a testa negli Stati in bilico, quelli che decideranno l'esito del voto. Una cifra elevata, considerando che nel 2020 votano complessivamente 158 milioni di elettori. (Tiscali Notizie)

È arrivato l’election day, il giorno in cui 170 milioni di americani si recheranno alle urne per eleggere il 47esimo presidente degli Stati Uniti. La scelta si divide tra la democratica Kamala Harris, l’attuale vicepresidente, 60 anni, e l’ex presidente, il repubblicano Donald Trump, 78 anni. (ilmessaggero.it)

Elezioni Usa, gli ultimi sondaggi a un giorno dal voto: chi vincerebbe oggi fra Kamala Harris e Donald Trump?

Buongiorno, e bentornati su AmericaCina. Oggi si chiude la campagna elettorale americana, domani anche le operazioni di voto: 77 milioni di elettori si sono già recati alle urne, un numero che supera ogni aspettativa e che ha ridato speranza al partito democratico: a votare in anticipo sono soprattutto i democratici, e negli Stati Uniti si dice che un'affluenza alta li avvantaggi. (Corriere della Sera)

Trump, a casa: per sempre. Sventata la minaccia di un’America in m… (la Repubblica)

Dopo l’ondata di entusiasmo iniziale, seguita al ritiro di Joe Biden dalla contesa il 21 luglio e alla sua candidatura improvvisa, i numeri di Harris hanno cominciato a calare progressivamente da metà settembre: è un andamento fisiologico delle presidenziali americane che però, considerata la brevità della sua campagna elettorale, appena 107 giorni, rischiava di risultate disastroso per il partito democratico. (Corriere della Sera)