L’ultimo saluto secondo i desideri di Massimo: “Donne con i tacchi a spillo, niente lacrime e nessuno con abiti neri”

Asti saluta Massimo Cotto. Oggi, 5 agosto, alle 14.30 chiusura della camera ardente e alle 15.30 funerali al don Bosco. Per due giorni la città gli ha reso omaggio alla camera ardente allestita al teatro Alfieri. In tanti si sono fermati per l'ultimo saluto, accolti dal sorriso di Massimo e dalla sua musica, le canzoni del Boss, dei Velvet Underground e di Leonard Cohen. Sulla bara i suoi occhiali, la sciarpa del Toro e la maglietta "con la lingua" dei Rolling Stones (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Tanti amico d’infanzia, anche quelli dell’oratorio del Don Bosco dove si sono svolte le esequie, tanti amici di lavoro, tanti artisti e tanti astigiani si sono stretti in un abbravvio intorno alla.mogloe Chiara Buratti, al figlio Francesco, a mamma Marisa e ai suoceri. (Gazzetta D'Asti)

Il cantautore sul profilo Instagram ha scelto una foto che lo ritrae insieme a Cotto scattata lo scorso 17 giugno, quando è stato intervistato dal giornalista in Piazza Maggiore, al taglio del nastro della rassegna “Sotto le stelle del cinema”. (Corriere della Sera)

«Bisogna liberare le parole. Conduttore radiofonico, scrittore, giornalista musicale, inventore di Astimusica, ex assessore comunale alla Cultura, è morto giovedì notte 1 agosto. (La Stampa)

Asti e quell'applauso infinito per salutare Massimo Cotto [foto gallery]

che si piangesse il meno possibile 2. Ecco, sul primo punto ce la metterò tutta ma non posso promettertelo. (Corriere della Sera)

Quanta strada per l'amata musica La canzone di Springsteen ha segnato la vita di un giovanissimo Massimo Cotto che con le sue scarpe e le sue magliette, ha attraversato il mondo per intervistare i più grandi e diventando lui stesso il più grande di tutti nelle interviste e nella conoscenza musicale. (LaVoceDiAsti.it)

Risuonato fra le mura della parrocchia Don Bosco, gremita all’inverosimile nonostante la temperatura impossibile, dove si è tenuto il funerale terminato poco fa. Non è un caso, dunque, che l’ultimo saluto pubblico che la città ha voluto tributare a Massimo Cotto sia stato un lungo, interminabile, fragoroso applauso. (La Nuova Provincia - Asti)