Matteo Salvini commenta un suo possibile ritorno al Viminale: "Non ci sono più alibi, ma sto bene dove sto"

Dopo la sentenza di assoluzione per il caso Open Arms, si rincorrono le voci di un possibile ritorno del leader della Lega a capo del Ministero dell'Interno Dopo la sentenza di assoluzione per il caso Open Arms, si rincorrono le voci di un possibile ritorno di Matteo Salvini a capo del Viminale. “Al Ministero dell’Interno c’è un amico, una persona che ha la mia amicizia e fiducia come Matteo Piantedosi“, ha detto il leader della Lega a margine di un appuntamento a Milano (LAPRESSE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il vicepremier e ministro Matteo Salvini durante in un punto stampa a Milano risponde a una domanda sul suo possibile ritorno al Viminale dopo l'assoluzione al processo Open Arms partendo di qui. Una possibilità che Meloni aveva escluso dalla Lapponia. (La Stampa)

Dal momento in cui è stato letto il dispositivo di primo grado da parte dei giudici, lo scrittore non ha detto nulla. In tanti a sinistra rosicano per il verdetto nel processo Open Arms. (Liberoquotidiano.it)

Il vicepremier cerca il bagno di folla in largo Argentina a Roma, dove gli portano uno striscione che sbandiera la sentenza di Palermo («Il fatto non sussiste»), stringe mani, fa collezione di pacche sulle spalle e si fa forte dei messaggi che gli arrivano da ogni dove, compresa una telefonata di Pier Silvio Berlusconi nel nome dell’antica battaglia garantista del padre Silvio, che Salvini promette «sarà portata a termine», basandola su due cardini: separazione delle carriere e responsabilità civile dei magistrati. (Corriere della Sera)

Salvini: “Nessun alibi per negarmi il Viminale. Ora sto bene ai Trasporti, vedremo”

Chiunque priva taluno della libertà personale è punito con la reclusione da sei mesi ad otto anni. Dice così l’articolo 605 del codice penale. Chiunque priva taluno della libertà personale. I profughi, salvati dalla morte, sono liberamente giunti in acque italiane a bordo di una nave ONG. (La Stampa)

Il vicepremier e ministro Matteo Salvini durante in un punto stampa a Milano risponde a una domanda sul suo possibile ritorno al Viminale dopo l'assoluzione al processo Open Arms partendo di qui. (la Repubblica)

Nonostante la chiusura della presidente del Consiglio Giorgia Meloni dalla Lapponia ("C'è un ottimo ministro dell'Interno, siamo contenti del suo lavoro"), il vicepremier continua a lasciare aperta la porta che lo ricondurrebbe al dicastero guidato dal 2018 al 2019. (la Repubblica)