Autonomia, la sentenza della Corte costituzionale che soddisfa e scontenta quasi tutti

La Lega quasi canta vittoria, aggrappandosi al fatto che la Corte costituzionale ha ammesso il principio dell’Autonomia regionale differenziata. E si prepara a procedere come se la sentenza di giovedì fosse solo un inciampo, facilmente superabile. Gli alleati fingono di condividere l’analisi, attenti a non irritare Matteo Salvini e i governatori del Nord per non mettere a rischio anche giustizia e premierato. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

“Calderoli sta facendo una sceneggiata, ma ha perso. Massimo Villone, costituzionalista tra i primi a organizzare la battaglia contro l’autonomia, non ha dubbi: la sentenza della Corte costituzionale, per quel che si può capire dal comunicato di ieri, fa a pezzi il ddl Calderoli, il quale “mente sapendo di … (Il Fatto Quotidiano)

"Il fatto che l'autonomia sia costituzionale pone non pochi problemi rispetto a quello che dovrebbe essere il futuro referendum. Lo afferma il presidente del veneto Luca Zaia, commentando la sentenza della Consulta. (Tiscali Notizie)

Stresa (Vb), 15 nov. – “Bisogna leggere la sentenza” della Corte costituzionale sull’autonomia, ma “credo che la Consulta abbia fatto chiarezza: politicamente e dal punto di vista tecnico-giuridico, ha certificato che l’impianto della norma votata dal parlamento è costituzionale”. (Agenzia askanews)

Autonomia, De Luca: “Si blocca la legge Calderoli, probabile non se ne faccia più niente”

Il pallino ora è in mano alla Cassazione. Uno dei due referendum, ovvero quello con quesiti parziali, chiesto da… (la Repubblica)

E anche un modo per evitare un referendum che al Sud e non solo «rischiava di essere per noi un bagno di sangue». La bocciatura della Corte costituzionale su molti punti della legge sull’Autonomia regionale voluta dalla Lega è «severa». (Corriere Roma)

“È probabile che questa pronuncia renda superato il referendum - continua il presidente della Regione nel corso della diretta Facebook del venerdì- ma su questo si esprimerà la Cassazione. (La Repubblica)