La grande Milano smart tra affari e innovazione: l'evento del Giornale

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il Giornale INTERNO

Immaginare la città del futuro con lo sguardo alla metropoli italiana che, più di altre, incarna il dinamismo delle trasformazioni urbane. Nell’ambito delle celebrazioni per il proprio cinquantenario, il Giornale continua il suo viaggio itinerante lungo l’Italia che produce, investe e sogna in grande. Mercoledì 25 settembre, uno speciale evento organizzato dalla nostra testata racconterà "La grande Milano - Dimensione Smart City", offrendo al pubblico uno sguardo particolareggiato sulla capitale industriale e finanziaria del Paese, attraverso la voce di alcuni suoi protagonisti. (il Giornale)

La notizia riportata su altre testate

Così si spiega che cosa ha spinto From – Moltiplichiamo valore pubblico e Will Media a organizzare Future4Cities per la seconda volta. Perché in città nascono le idee che cambiano il futuro, nascono nuovi stili di vita, ma allo stesso tempo si vivono alcune tra le peggiori ingiustizie sociali. (Vita)

All’evento del Giornale del 25 settembre, i fotografi Elena Galimberti e Giovanni Hänninen raccontano attraverso i volti del territorio urbano le evoluzioni, le abitudini e le possibili proiezioni future della città (il Giornale)

Giorgia Dal Bon 24 anni, studentessa (Mitomorrow)

La città aperta che brilla quando non ha paura

Allo speciale evento organizzato da ilGiornale, le domande attorno alle quali ruotano le sfide della Milano di domani diventano il punto di partenza per un confronto tra i manager di alcune grandi aziende che proprio nel capoluogo lombardo operano, investono e offrono servizi. (il Giornale)

Con il Bosco Verticale, in particolare, ha manifestato il prototipo di un'architettura della biodiversità, che pone al centro il rapporto tra l'uomo e le altre specie viventi. Ha delineato un paradigma nel quale l'estetica e il design si raffrontano con le implicazioni geopolitiche e ambientali dei fenomeni urbani. (il Giornale)

Non lo è perché non ha mai avuto paura di volgere lo sguardo un po' più in là, più avanti, senza lasciarsi intorpidire dalle preoccupazioni su quello che verrà. Non lo è per antico statuto e per vocazione. (il Giornale)