La grande Milano smart tra affari e innovazione: l'evento del Giornale
Immaginare la città del futuro con lo sguardo alla metropoli italiana che, più di altre, incarna il dinamismo delle trasformazioni urbane. Nell’ambito delle celebrazioni per il proprio cinquantenario, il Giornale continua il suo viaggio itinerante lungo l’Italia che produce, investe e sogna in grande. Mercoledì 25 settembre, uno speciale evento organizzato dalla nostra testata racconterà "La grande Milano - Dimensione Smart City", offrendo al pubblico uno sguardo particolareggiato sulla capitale industriale e finanziaria del Paese, attraverso la voce di alcuni suoi protagonisti. (il Giornale)
La notizia riportata su altre testate
Allo speciale evento organizzato da ilGiornale nell'ambito del proprio cinquantenario, il racconto di Milano passa proprio attraverso gli occhi di due grandi fotografi che nel tempo hanno immortalato la città e i suoi cambiamenti: Elena Galimberti e Giovanni Hänninen. (il Giornale)
Così se con l'Expo Milano ha conosciuto un Rinascimento urbanistico e di immagine, che l'ha portata a diventare the place to be la stessa cosa sta avvenendo adesso con una serie di mega progetti che aumenteranno l'appeal e l'attrattività, anche economica del capoluogo. (il Giornale)
Milano è una città in continuo movimento. È piccola e grande allo stesso tempo e a renderla tale è proprio la possibilità di usufruire di una mobilità urbana intermodale. (il Giornale)
Con il Bosco Verticale, in particolare, ha manifestato il prototipo di un'architettura della biodiversità, che pone al centro il rapporto tra l'uomo e le altre specie viventi. La sua architettura, espressione di un rinnovato modo di intendere e vivere la città, ha plasmato Milano e fatto scuola. (il Giornale)
Allo speciale evento organizzato da ilGiornale, le domande attorno alle quali ruotano le sfide della Milano di domani diventano il punto di partenza per un confronto tra i manager di alcune grandi aziende che proprio nel capoluogo lombardo operano, investono e offrono servizi. (il Giornale)
Non lo è perché non ha mai avuto paura di volgere lo sguardo un po' più in là, più avanti, senza lasciarsi intorpidire dalle preoccupazioni su quello che verrà. Non lo è per antico statuto e per vocazione. (il Giornale)