Abuso di posizione dominante, confermato l’annullamento della sanzione a Intel

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NT+ Diritto ECONOMIA

Con la sentenza sulla causa C-240/22 - ha confermato l’annullamento, da parte del Tribunale, della decisione della Commissione che constatava un abuso di posizione dominante da parte di Intel e che le infliggeva un’ammenda di 1,06 miliardi di euro. La decisione annullata Nel maggio 2009 la Commissione ha inflitto l’ammenda a Intel, produttore di microprocessori con sede negli Stati Uniti, perché riteneva che avesse abusato della sua posizione dominante sul mercato dei microprocessori. (NT+ Diritto)

Se ne è parlato anche su altri media

La Corte conferma che spetta al Tribunale esaminare qualsiasi argomento diretto a mettere in discussione le valutazioni della Commissione e idoneo a invalidare le conclusioni cui essa è giunta al termine di tale test. (Ipsoa)

Si conclude così un confronto, andato avanti per oltre 15 anni, tra il produttore di chip statunitense e le autorità di regolamentazione dell’Ue, secondo le quali il colosso aveva cercato di ostacolare un concorrente. (CorCom)

E’ stata una lunghissima battaglia legale quella condotta da Intel contro l’Europa. Eppure, a distanza di 15 anni, il colosso dei chip ha ottenuto una vittoria significativa, riuscendo ad annullare una multa record da 1,06 miliardi di euro per violazioni antitrust. (macitynet.it)

La vicenda risale al 2009, quando la Commissione Europea aveva multato Intel per 1,06 miliardi di euro accusandola di aver utilizzato pratiche commerciali sleali per escludere dal mercato il suo principale concorrente, AMD. (Adnkronos)

La Corte di Giustizia Europea ha infatti annullato una multa da 1,06 miliardi di euro comminata dall'UE. L'accusa era di aver utilizzato pratiche commerciali sleali per escludere dal mercato il suo principale concorrente, AMD. (Multiplayer.it)

Grandi notizie per Intel: la Corte di giustizia europea ha respinto definitivamente l'appello della Commissione UE contro Intel, confermando l'annullamento della multa da 1,06 miliardi di euro inflitta nel 2009 per abuso di posizione dominante (Tom's Hardware Italia)