Tg Sanità, l’edizione di lunedì 28 ottobre 2024
Tg Sanità, l’edizione di lunedì 28 ottobre 2024 Si parla di Manovra, Dengue e carcinoma mammario avanzato Getting your Trinity Audio player ready... MANOVRA. SCHILLACI: NESSUN TAGLIO A SANITÀ, STIAMO INVERTENDO ROTTA “Abbiamo cercato di invertire la rotta e quest’anno se c’è una cosa che non è stata tagliata è la sanità”. A dirlo il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo la settimana scorsa a Roma alla presentazione del Rapporto civico sulla salute di Cittadinanzattiva (Dire)
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22 OTT "Qualcuno mi accusa di voler privatizzare la sanità. Non ha capito come sono fatto io. Io non voglio privatizzare nulla: ho sempre lavorato nel pubblico. Non avrei mai accettato l'incarico che ricopro se qualcuno mi avesse detto che avrei dovuto privatizzare il servizio sanitario. (Quotidiano Sanità)
Mentre medici e infermieri sono pronti allo sciopero perché la manovra prevede per la sanità pubblica molte meno risorse rispetto a quelle che lui stesso aveva auspicato, il ministro della Salute Orazio Schillaci pensa bene di difendersi partendo all’attacco delle Regioni e degli stessi professionisti della sanità. (Il Fatto Quotidiano)
Le principali difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie in Italia (32,4% delle 24.043 segnalazioni) sono determinate soprattutto da liste d’attesa bloccate (31,1%), lunghe attese o difficoltà a contattare il Cup/Programmare visite (complessivamente il 20%). (Frosinone News)
NAPOLI – In un incontro riservato avvenuto a margine del XLV Congresso Nazionale dei Farmacisti Ospedalieri Sifo, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha esortato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a garantire il “massimo impegno” per affrontare il problema delle liste d’attesa nel sistema sanitario regionale. (Quotidiano del Sud)
Articolo 64. Un titolo che scorre via leggero, come acqua su pietra, nella mole di parole della manovra economica, che ora si appresta a farsi largo nei corridoi parlamentari. (Torino Cronaca)
Medici e infermieri, che avevano aperto una linea di credito nei suoi confronti, sono in rivolta e hanno annunciato uno sciopero generale per il 20 novembre. Il piano delle 30mila assunzioni, promesso in molte occasioni, slitta quanto meno di un anno. (ilmessaggero.it)