Suicida Angelo Burzi, fondò Forza Italia in Piemonte

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Gazzetta del Sud INTERNO

Lo dichiara il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, in merito alla scomparsa di Angelo Burzi, politico torinese tra i fondatori di Forza Italia in Piemonte.

E' morto a Torino l'ex assessore regionale Angelo Burzi, una delle figure di spicco del mondo politico piemontese nell'area del centrodestra.

«Ho appreso con grande dispiacere della tragica scomparsa di Angelo Burzi.

L’ex presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, si commuove parlando di Angelo Burzi, ex consigliere e assessore regionale suicida la notte di Natale

E' stato uno dei fondatori di Forza Italia in Piemonte, nel 1993, l'ex assessore regionale Angelo Burzi, morto nella tarda serata di ieri a Torino. (Gazzetta del Sud)

Ne parlano anche altre fonti

E' quanto scrive su Facebook oggi Roberto Cota, ex governatore del Piemonte, sulla morte di Angelo Burzi, esponente politico che si è tolto a Torino nella tarda sera del 24 dicembre. (La Stampa)

Si è tolto la vita qualche minuto prima della mezzanotte nel suo appartamento di piazza Castello, a Torino, Angelo Burzi, ex consigliere regionale di Forza Italia. Il dolore per Rimborsopoli. Ma Burzi è stato uno dei fondatori di Forza Italia in Piemonte, nel 1993. (La Repubblica)

In una lunga nota diffusa ieri mattina il procuratore generale di Torino, Francesco Saluzzo, ricostruisce la vicenda giudiziaria della Rimborsopoli subalpina che ha portato alla condanna di Angelo Burzi. (La Stampa)

In quei messaggi Angelo Burzi ha spiegato perché si è suicidato la sera della vigilia di Natale nel suo appartamento di Piazza Castello. Due lunghe pagine indirizzate a un piccolo gruppo di cinque o sei persone fidate, amici di infanzia, compagni di partito. (La Repubblica)

Rieletto in Consiglio regionale, è stato, fino all'11 marzo 2002, assessore regionale al Bilancio e Finanze. Tra i fondatori di Forza Italia in Piemonte, Burzi era stato coordinatore del partito per la provincia di Torino e capogruppo fino al maggio 1996. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“La prima riguarda la pretesa parzialità nell’azione della Procura della Repubblica di Torino, prima, e della Procura generale presso la Corte di Appello di Torino (ufficio che io rappresento), dopo – continua Saluzzo – che avrebbero trattato situazioni analoghe o identiche in modo differente; par di capire a seconda del diverso colore politico” Milano, 27 dic. (LaPresse)