Natale in salsa woke: la censura della Chiesa Anglicana agli inni “offensivi”

Sperare che una delle giornate più sacre per i cristiani rimanesse al sicuro dal virus woke è rimasta solo una mera speranza. Dopo aver ricevuto la segnalazione di un whistleblower, la circolare inviata dalla Chiesa d’Inghilterra alle varie diocesi è stata resa pubblica, causando sconcerto tra i fedeli anglicani. Quale sarebbe la causa della confusione? Il fatto che la gerarchia abbia “consigliato” ai sacerdoti di cambiare il testo di alcuni inni tradizionali per evitare di “causare offese non necessarie” ai fedeli di altre religioni. (il Giornale)

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Non parliamo delle tradizioni storiche abolite – pensiamo al bacio sotto il vischio, cancellato per il timore di accuse di abusi sessuali – ma di Babbo Natale. Questi sono solo alcuni aspetti della cultura del risveglio, che non risparmia neanche il Natale. (Nicola Porro)

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Un aggiornamento in chiave moderna (e perché mai?) o l'ennesimo segno della È giunto il momento per Babbo Natale di farsi da parte? Se lo chiede il Guardian, commentando la presenza nel Regno Unito dell'alter ego al femminile di Santa Claus. (Secolo d'Italia)