Esplosione nel deposito Eni di Calenzano: 9 indagati, sette sono dirigenti. “L’evento era prevedibile, lavori fatti a impianto in funzione”

Nove persone, tra cui sette dirigenti di Eni, sono indagati per le esplosioni al deposito del Cane a sei zampe di Calenzano, nel Fiorentino, che causò cinque morti, 28 feriti e ingenti danni anche ad aziende vicine alla struttura. La procura di Prato ha inviato alla società – indagata ai sensi della legge sulla responsabilità civile – e a tutti loro gli avvisi di garanzia. Le ipotesi di reato a loro carico sono di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni personali. (Il Fatto Quotidiano)
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I rilievi il giorno dopo l'esplosione al deposito Eno di Calenzano, 10 dicembre 2024ANSA Nelle ipotesi di accusa a carico di Eni, il procuratore capo di Prato rileva che “gli interventi di manutenzione, quel giorno, non potevano e non dovevano essere portati avanti in presenza del normale carico delle autocisterne”. (LA NAZIONE)
Dopo i nove avvisi di garanzia per l’esplosione e le morti all’impianto Eni di via Erbosa del 9 dicembre scorso, il presidente della Regione Eugenio Giani è lapidario e decisamente esplicito: "Sono molto preoccupato – dice – e credo che dopo le notizie che emergono dalla prima fase delle indagini occorra veramente una riflessione e un chiarimento da parte di Eni. (LA NAZIONE)
PRATO – Sette fra dirigenti e responsabili di Eni, oltre a due persone riconducibili a Sergen, l’impresa esecutrice dei lavori di manutenzione, sono indagati per il disastro del deposito carburanti di Calenzano (Firenze) del 9 dicembre dell’anno scorso. (Dire)
Cagliari. L’assessore dell’Industria Emanuele Cani ha incontrato questa mattina negli uffici dell’Assessorato una rappresentanza di Eni e Versalis per un confronto sulla questione del rilancio della chimica verde nel polo industriale di Porto Torres. (SARdies.it)
Schede tecniche che secondo gli inquirenti sarebbero state appositamente create nel tentativo di depistare le indagini. Conteneva documenti prodotti successivamente al disastro al deposito di Calenzano, dove morirono cinque persone. (La Repubblica Firenze.it)
Secondo la procura di Prato uno dei 9 indagati ha tentato di ostacolare le indagini. «Se quel giorno Eni avesse fermato le autobotti, come avrebbe dovuto fare, avrebbe perso 255mila euro» (Open)