Concessioni balneari, Michele de Pascale e la Regione Emilia-Romagna a testa bassa: «Il re è nudo, i bandi si faranno: ma è caos»

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Corriere della Sera INTERNO

«Oggi il re è nudo: anche questo governo dice che le evidenze per le concessioni balneari si dovranno fare, ma nel provvedimento di Roma ci sono lacune tecniche». Il sindaco di Ravenna e candidato governatore del centrosinistra, Michele de Pascale, va all’attacco della riforma delle concessioni balneari approvata mercoledì sera dal Consiglio dei ministri per arginare le procedure d’infrazione europee sul tema. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

In particolare sui punti degli indennizzi e della prelazione". "La partita non è ancora chiusa, spero e credo che ci sia ancora un margine per intervenire sul decreto in fase di attuazione. (LA NAZIONE)

Il governo Meloni non voleva certo raddoppiare i canoni sulle concessioni balneari. L’aumento del 110% era un errore di battitura, contenuto nella bozza del testo che circolava ieri, ripresa da agenzie e testate. (il manifesto)

“Il decreto Balneari approvato dal Governo spiana finalmente la strada a una riforma intelligente ed efficace delle concessioni delle spiagge nel nostro Paese. Manteniamo così l’impegno a tutelare gli interessi di migliaia di lavoratori e delle famiglie, coloro che mandano avanti un segmento fondamentale della nostra economia del mare”. (BlogSicilia.it)

Lo ha detto una portavoce della Commissione europea, sottolineando che la cooperazione con Roma proseguirà affinché la riforma diventi effettiva con "le nuove procedure di gara entro la scadenza del 2027". (Tiscali Notizie)

Ci spacciano la proroga delle concessioni, ormai inevitabile, come un buon risultato, mentre non tutelano le imprese. "Uno schiaffo per i bagnini - dice un arrabbiato Mauro Vanni presidente di Confartigianato imprese balneari -. (il Resto del Carlino)

Non si poteva lasciare un settore così importante del turismo italiano alla deriva e allora, alla fine, si è deciso di agire: ma lo si è fatto nel peggiore dei modi e, come si dice, la toppa è peggio del buco”. (LuccaInDiretta)