Regno Unito, elezioni e il fantasma UE ▷ Antonellis: "Se non ci svegliamo, diventeremo colonie"

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Ucraina

Nel Regno Unito le Elezioni si sono concluse con un’importante sconfitta della Destra e una vittoria schiacciante dei laburisti. Re Carlo ha nominato Primo Ministro Keir Starmer, mentre Sunak si è preso la responsabilità della sconfitta. “Ricostruiremo la Gran Bretagna, il Paese ha scelto il cambiamento” sono state queste le parole del neo Premier. Ai Laburisti sono andati 410 seggi contro i 131 dei conservatori di Sunak. (Radio Radio)

La notizia riportata su altri giornali

Un momento che storicamente prevedeva un vero e proprio baciamano: il cosiddetto Kissing Hands, così è ancora chiamato il rito dell’incontro del re con il nuovo premier al quale chiede di formare un nuovo governo ormai seguito da un baciamano, soltanto simbolico. (Corriere della Sera)

Quale sarà la politica economica e fiscale di Starmer nel Regno Unito (Start Magazine)

Se vi venisse voglia di chiedervi come sia possibile che un fine intellettuale, un artista eccellente, uno scrittore, un regista di talento precipiti così facilmente nella più piatta grossolanità, nella rozzezza da bar, in un analfabetismo irrimediabile tutte le volte che si addentra nel giudizio politico, la risposta sarebbe: non avrete nulla di cui stupirvi, il Novecento è stato pieno di fini intellettuali che sono diventati dozzinali e servili propagandisti dei totalitarismi. (L'HuffPost)

Uk, una forza speciale per fermare i migranti

Lo straripante successo registrato dai laburisti guidati da Keir Starmer, 57 anni, nelle elezioni svoltesi lo scorso giovedì 4 luglio per il rinnovo del Parlamento britannico produrrà importanti cambiamenti (lo slogan elettorale di Starmer è stato “change”) anche nella politica scolastica. (Tuttoscuola)

Ci risiamo. In attesa dei risultati francesi, i commentatori, i giornalisti, gli analisti elettorali paiono preda di infatuazioni massimaliste, quasi apodittiche. Non è passato che qualche giorno dall’enfatizzazione della massiccia avanzata delle destre nei risultati europei (e francesi) che, all’indomani delle elezioni britanniche, si glorifica la straordinaria performance del Labour di Starmer. (GLI STATI GENERALI)

Stop al piano Ruanda. Il progetto voluto due anni fa dall’allora premier Boris Johnson per trasferire nel paese africano i migranti entrati illegalmente nel Regno unito verrà cancellato, ma al suo posto Keir Starmer non pensa affatto di avviare politiche di accoglienza per i disperati che ogni giorno – e in numero sempre maggiore – rischiano la vita attraversando la Manica. (il manifesto)