Israele, l’invasione di terra in Libano e il cortocircuito mediatico con gli Usa: ira di Tel Aviv

All'indomani dell'inizio delle operazioni di terra in Libano, il governo israeliano fatica a nascondere l'irritazione con l'alleato americano per una "fuga di notizie" che - secondo lo Stato ebraico - avrebbe potuto mettere in "pericolo" la vita dei propri soldati. Un vero e proprio cortocircuito a livello mediatico, quello tra Tel Aviv e Washington, che non aiuta certo alla distensione dei rapporti. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri media

Israele lancia l’operazione di terra in Libano. Sfollati fuggono in Siria Israele lancia l’operazione di terra in Libano. Le forze di difesa specificano di aver iniziato attacchi mirati contro Hezbollah. (TV2000)

Le montagne del Libano portano brutti ricordi ai tanti israeliani che ci hanno combattuto e adesso notizie dolorose ai famigliari dei soldati. (Corriere della Sera)

Intanto, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha informato il suo omologo americano Lloyd Austin delle operazioni lanciate dall’esercito nel sud del Libano contro le posizioni di Hezbollah, secondo un comunicato diffuso oggi. (Agenzia askanews)

L'esercito israeliano (Idf) ha colpito ieri «siti di produzione di armi e infrastrutture appartenenti a Hezbollah» nel quartiere di Dahieh, a Beirut: lo rende noto l'Idf su Telegram. (L'Unione Sarda.it)

L’uccisione di Hassan Nasrallah non ferma l’offensiva israeliana. Questa mattina un attacco a Beirut, effettuato tramite un drone, ha provocato il crollo di diversi palazzi non lontano dal frequentatissimo incrocio di Kola, dove microbus e taxi collettivi si radunano per raccogliere i passeggeri. (ISPI)

E proprio Hezbollah, rilancia la sfida, affermando di essere pronta a respingere le truppe di Israele: “Abbiamo combattenti, armi e munizioni a sufficienza”. Secondo il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib, l'ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah aveva accettato un cessate il fuoco con Israele poco prima di essere ucciso dagli israeliani. (la Repubblica)