Acca Larenzia, Rocca: «Qui per i morti, il folklore non mi riguarda. La rimozione della targa da parte del comune è una provocazione»
È arrivato a fine cerimonia, da solo, dopo che l'assessore comunale Giulio Bugarini era già andato via. Il presidente della regione Lazio Francesco Rocca ha presenziato alla cerimonia per l'anniversario della strage di Acca Larenzia, ma con tono accigliato. «Sono qui per i morti, i morti sono al centro - ha dichiarato a margine - il folklore non mi riguarda» dice riferendosi ai saluti romani e ai "presente" che ogni hanno condiscono l'anniversario di polemiche. (Corriere TV)
Ne parlano anche altre testate
A cura di Valerio Renzi Un ragazzo si è avvicinato alla sede di Acca Larentia durante la visita e la deposizione di fiori da parte di una delegazione di Fratelli d'Italia, e ha urlato: "Viva la Costituzione, viva la Resitenza!". (Fanpage.it)
Acca Larenzia, Rocca: "Rimuovere la targa è stata una provocazione del Comune" (La Stampa)
Il presente ripetuto tre volte, col saluto romano. Come ogni anno, centinaia di aderenti a CasaPound e altri militanti di estrema destra hanno commemorato i morti dell'agguato del 7 gennaio 1978, dove furono uccisi i due giovani appartenenti al Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, e poco dopo Stefano Recchioni a seguito degli scontri con le forze dell' ordine. (leggo.it)
Certo, l'atteggiamento per la targa non mi ha messo in condizioni di poter avere una commemorazione. Se si avvierà realmente un percorso condiviso la mia disponibilità è ovviamente totale, ci mancherebbe". (ilmessaggero.it)
Ogni anno il Comune di Roma depone una corona, a ricordo del periodo drammatico degli anni di piombo. La ricerca della pacificazione non passa su una competizione di mettere e togliere targhe, ma sulla ricerca nelle parole e nei gesti di un linguaggio condiviso che chiuda una storia che attraversa da 50 anni una lettura condivisa di quei fatti. (Tiscali Notizie)
Decine le telecamere e i giornalisti presenti ad Acca Larentia, di fronte alla storica sede del Msi, nel giorno della commemorazione della strage di 47 anni fa, il 7 gennaio 1978, quando furono uccisi e lasciati in strada tre giovani militanti del Fronte della Gioventù: Francesco Ciavatta, Franco Bigonzetti e Stefano Recchioni. (Liberoquotidiano.it)