Il governo fa bene a volere una politica industriale, ma non diventi dirigismo

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Milano Finanza ECONOMIA

Ultim'ora news 2 novembre ore 20 Oggi al tradizionale convegno sulla Giornata Mondiale del Risparmio (che compie cento anni) è prevista la partecipazione del capo dello Stato Sergio Mattarella. Intanto sta suscitando diffuse critiche la norma contenuta nella proposta di Legge di Bilancio secondo cui per esigenze di controllo della finanza pubblica in tutte le imprese, gli enti, le fondazioni, gli organismi vari che ricevono direttamente o indirettamente significativi contributi pubblici in qualsiasi forma il ministero dell'Economia designa un proprio rappresentante nei rispettivi collegi sindacali o di revisione. (Milano Finanza)

La notizia riportata su altre testate

Come previsto dalla nuova Legge di Bilancio 2025, il MEF imporrà la presenza di un suo rappresentante negli organi di controllo delle aziende pubbliche o private beneficiarie di contributi statali. A partire dal nuovo anno, enti e imprese che riceveranno contributi dallo Stato di grossa portata saranno soggette a controlli specifici, al fine di potenziare la supervisione sull’uso dei fondi pubblici erogati. (PMI.it)

Nemmeno in Cina o in Russia, esiste una norma così anti mercato come quella che vorrebbe introdurre il governo con la nuova legge di Bilancio: mettere un proprio sindaco in ogni società che abbia ricevuto un contributo dallo Stato. (la Repubblica)

L’operazione, in effetti, non avrebbe dato i frutti sperati, da qui l’idea di dare una nuova opportunità ai contribuenti fino al 31 dicembre. Ma per il concordato preventivo biennale, lo strumento messo in campo dal governo per incassare almeno 2 miliardi di euro da destinare al taglio dell’Irpef, già si profila un “secondo tempo” dopo la scadenza del 31 ottobre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Più cautamente la norma somiglia a certe pratiche in voga in Cina o nei paesi nordafricani, dove il sì agli investimenti delle aziende straniere passa dall’imposizione di rappresentanti del governo negli organi societari. (La Stampa)

Si tratta forse dell’ennesima ammissione di questo Stato di non essere in grado di controllare (il riferimento è alla norma sull’antiriciclaggio!). Gentile Redazione, (Eutekne.info)

L’art. 112 del DdL Bilancio 2025 prevede l’obbligo di inserire un revisore nominato dal Ministero dell’Economia nei collegi sindacali delle società che beneficiano di risorse pubbliche superiori a 100.000 euro. (MySolution)