Elezioni presidenziali Usa 2024: chi sono i Grandi elettori e come funziona il sistema

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– Piccoli e Grandi elettori. Ovvero i cittadini statunitensi, chiamati ad esprimere il loro voto per la corsa alla Casa Bianca, e i delegati dei 50 Stati Usa – più quelli del distretto di Washington D.C. , che saranno eletti direttamente dal corpo elettorale e poi formalmente designeranno il 47esimo presidente della storia americana. Andiamo con ordine per capire il tecnicismo della democrazia (indiretta) d’Oltreoceano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altre testate

La corsa fra i due candidati alla Casa Bianca resta serrata. I sondaggi indicano un testa a testa negli Stati in bilico, quelli che decideranno l'esito del voto. (Tiscali Notizie)

Reuters (Avvenire)

La prima cosa bella di martedì 5 novembre 2024 è che Kamala Harris abbia vinto le elezioni presidenziali americane. Non credete alla copertina del Venerdì, al martedì ha vinto lei e più largamente di quanto abbia previsto il più positivo dei sondaggi: maggioranza del voto popolare e degli Stati in bilico, più un paio di sorprese. (la Repubblica)

Elezioni Usa, gli ultimi sondaggi a un giorno dal voto: chi vincerebbe oggi fra Kamala Harris e Donald Trump?

Il prezzo della stabilità politica mondiale dovrà essere condiviso con gli alleati, a cui si chiederà di fare di più sul piano militare. – Gli Stati Uniti sono in una fase di bassa marea, l’élite politica sotto la pressione degli elettori è sempre meno incline a svolgere il ruolo di arbitro e dominatore dell’ordine mondiale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Pubblichiamo qui un estratto del saggio di Marco Respinti «Come si USA. Guida (e curiosità) per l'elezione del presidente americano» (D'Ettoris, pagg. 102, euro 12,90). (il Giornale)

Dopo l’ondata di entusiasmo iniziale, seguita al ritiro di Joe Biden dalla contesa il 21 luglio e alla sua candidatura improvvisa, i numeri di Harris hanno cominciato a calare progressivamente da metà settembre: è un andamento fisiologico delle presidenziali americane che però, considerata la brevità della sua campagna elettorale, appena 107 giorni, rischiava di risultate disastroso per il partito democratico. (Corriere della Sera)