Misilmeri, un paese in fila per rendere omaggio a Sara. “Nel tuo nome contro i femminicidi”

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MISILMERI (Palermo) – Le campane della Chiesa di San Giovanni Battista suonano un rintocco dietro l’altro mentre la bara bianca di Sara Campanella avanza nella piazza di Misilmeri, verso la camera ardente. Ad accompagnarla ci sono i genitori, il fratello, i parenti. Le campane smettono di suonare e un silenzio profondo avvolge tutta la piazza. “Non è possibile morire così”, sussurra un’amica d’in… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

«Messina ti chiede scusa»: così il biglietto incollato a uno dei pali della luce, sopra il peluche più grande e una fila di fiori, nella strada in cui Sara Campanella è stata ammazzata, a ridosso del centro di Messina, viale Gazzi tra lo stadio e l’ospedale. (Il Manifesto)

Da lì l'ipotesi di un coinvolgimento dei genitori nell'occultamento delle prove e in un tentativo di fuga di Argentino: difficile pensare che nessuno si sia accorto dei suoi abiti sporchi del sangue di Sara Campanella, oltre al fatto che restava da capire come il giovane avesse potuto allontanarsi così tanto dal luogo del delitto, non avendo a disposizione un'auto. (Vanity Fair Italia)

«Io, che stavo andando ad Avola in auto, ho deciso di partire per Messina per andarlo a prendere. In quella telefonata alla madre fatta lunedì pomeriggio, quando la ventiduenne era già morta, uccisa da cinque coltellate alla schiena e al collo che le avevano procurato, come rivelato dalla autopsia, un'agonia di pochi minuti, Argentino aveva detto "di essere disperato, di avere fallito" e aveva parlato della sua "incapacità di provare sentimenti" (il Giornale)