Luca Zingaretti: «Non è più tempo di essere padri autoritari. Ai figli bisogna dare l'esempio, conta essere presenti»

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«È un film che parla del dolore, non in termini negativi, ma come ingrediente necessario per la felicità», spiega Zingaretti, «perché dolore e gioia sono fatti della stessa materia». E ancora: «A vent'anni c'è ancora tanta strada da fare, però questo ragazzo ha un'anima ed è forse la cosa di cui più si sente la mancanza in questi anni. Ha un'anima e non ha paura di farla vedere». Per i ragazzi oggi, ammette, non è facile: «Il mal di vivere dei ragazzi oggi è superiore a quello che abbiamo sperimentato noi perché il mondo cambia con una tale velocità per cui i loro punti di riferimento cambiano in continuazione. (Vanity Fair Italia)

La notizia riportata su altri giornali

Il suo primo film da autore e regista, «La casa degli sguardi», è la storia toccante del rapporto tra un figlio ventenne, troppo sensibile per sopportare il dolore di vivere, e un padre incapace di gestire tanta sofferenza, ma pron«to a sostenerlo ea proteggerlo sempre, semplicemente «essendoci», solido e amorevole senza bisogno di spendere troppe parole. (ilmattino.it)

Per la prima volta autore, con La casa degli sguardi, ieri alla Festa del cinema di Roma, l’attore amatissimo di teatro e tv, parla del suo film con un’emozione che, all’improvviso, lo fa tornare principiante: «Mi sento come se oggi dessi alla luce un figlio, il frutto di un lavoro di due anni e mezzo, di un desiderio coltivato d… (La Stampa)

Ma anche di essere figli. Anzitutto “La casa degli sguardi”, opera prima di Luca Zingaretti che porta sullo schermo un testo di Daniele Mencarelli: un film dolente, intenso, marcato da tenerezza. (Servizio Informazione Religiosa)

Tratto dal romanzo di Daniele Mencarelli racconta la storia di un ventenne, interpretato da Gianmarco Franchin i, che scrive poesie, empatizza con il dolore del mondo, senza filtri, e nell'alcool trova uno strumento per resistere all'angoscia di esistere. (AMICA - La rivista moda donna)

Mr. Montalbano ha consegnato l’immagine di Luca Zingaretti alle masse televisive e al resto del mondo tanto tempo fa, e lui lo capì quando a Londra lo fermò un flemmatico fan britannico. (la Repubblica)

Pensavo a come girare le scene, non solo ad interpretarle. «Negli ultimi anni, lavorando come attore, mi sono trovato sempre più spesso a cambiare punto di vista. (Ciak Magazine)