Sant'Antonio da Padova, oggi 13 giugno la processione presso la Basilica
Il suo nome di battesimo è Fernando Martins. Nasce a Lisbona da famiglia benestante nel 1195. A quindici anni entra nel monastero di San Vincenzo dei monaci di Sant’Agostino, a pochi chilometri da Lisbona. Ha ottimi maestri e diviene un fervente agostiniano. Nel 1220, Fernando ottiene il permesso di diventare francescano. Divenuto fra’ Antonio, abbraccia il carisma francescano quando ha già acquisito presso gli agostiniani un ricchissimo bagaglio culturale, soprattutto biblico e patristico, che a quei tempi non avrebbe potuto conseguire presso i francescani (ilgazzettino.it)
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Tommaso Luzzi è invece partito da Roma alle 6 del mattino come fa ogni anno, per rendere grazie al Santo di averlo miracolato durante un'operazione. Tra loro Padre Vittorio Boria, che è partito da Denver in Colorado e ha viaggiato per tutto lo stivale, partendo da Lampedusa e passando per Assisi. (ilgazzettino.it)
Lunghe code di cittadini e devoti proveniente da tutta Italia hanno affollato Padova giovedì 13 giugno in occasione delle celebrazioni dedicate a Sant'Antonio. A metà mattinata Il contapersone all'ingresso della cappella, dove sono contenute le reliquie del Santo, aveva già superato i 35 mila passaggi. (Il Mattino di Padova)
A causa di un crollo che ha interessato la facciata della Chiesa di San Pasquale interdicendo l’ingresso principale, per consentire i festeggiamenti in sicurezza, si è preferito spostare la FESTA DI SANT’ANTONIO nella Chiesa di San Domenico in Piazza Guerrazzi, Benevento. (Diocesi Benevento)
La Parrocchia di San Michele Arcangelo informa che anche quest’anno stanno per iniziare i festeggiamenti in onore di S. Michele Arcangelo. (Olbiapuntoit)
La città addobbata con i drappi rossi e l’immagine del Santo, la Basilica gremita dalle 6 di mattina, l’enorme tappeto di fiori a comporre la scritta «Pax» realizzato nella notte dai maestri infioratori di Fucecchio, ceste piene di suppliche inviate da migliaia di fedeli di tutto il mondo ai frati antoniani. (Corriere della Sera)
Il tempo inclemente, con minaccia di pioggia, ha lasciato il posto con il trascorrere delle ore ad una giornata di sole, che ha agevolato il flusso costante di fedeli. Un appuntamento con la devozione popolare che richiama pellegrini da tutto il mondo. (ilgazzettino.it)